Consigliere comunale ucciso a MARCIANISE. La Cassazione chiude la storia sul killer
4 Febbraio 2023 - 13:22
Fu lui a sparare con una pistola calibro 7,65, ma il boss Salvatore Belforte fu il mandante di questo omicidio
MARCIANISE – La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna emessa in Corte d’Assise di Appello di Napoli a 30 anni di carcere, con la diminuzione prevista dal rito abbreviato, richiesto in primo grado da Giuseppe Della Medaglia, nei confronti di quest’ultimo, l’esecutore materiale dell’omicidio di Pietro Trombetta, consigliere comunale democristiano trucidato per volontà del clan Belforte il 21 novembre 1992, davanti al liceo Quercia di Marcianise.
Giuseppe Della Medaglia, detto O’Cinese, si trova attualmente in galera, al regime del 41 bis, dopo che nell’agosto 2021 sempre la Corte di Cassazione aveva respinto la richiesta di revoca del carcere dura presentata dai legali dell’uomo.
Se Della Medaglia fu l’esecutore materiale dell’omicidio, Salvatore Belforte ne fu il mandante.
L’omicidio avvenne nella faida tra i clan camorristici Piccolo-Letizia e Belforte per la supremazia nella gestione dell’attività illecita.
Secondo quanto scrive la Cassazione della sentenza, che trovate nel link in calcio all’articolo, Pietro Trombetta, quale assessore del comune di Marcianise, avrebbe favorito gli interessi economici del clan Piccolo, i rivali dei Belforte.