DRAMMA LAVORO PER 50 FAMIGLIE. Sit in degli operatori della Rsa di via De Falco. La Prefettura chiama a rapporto l’Asl

17 Febbraio 2023 - 19:52

A metà della prossima settimana il tavolo in Prefettura con l’Azienda sanitaria che ha deciso, dopo le interdittive antimafia alle coop che gestivano la struttura, di mandare a casa i lavoratori che per anni hanno curato persone speciali e che hanno continuato a farlo anche senza ricevere gli stipendi

CASERTA. Cinquanta famiglia che rischiano la fame. Cinquanta lavoratori senza stipendio e con la spada di Damocle del licenziamento puntata dritta sulla testa. E’ un vero e proprio dramma quello dei lavoratori della Rsa di via De Falco che corrono il serio rischio di perdere il posto a causa della decisione dell’internalizzazione del servizio, decisione assunnta dalla Asl

di Caserta in seguito alle interdittive antimafia della Prefettura ai danni delle due società (Nestore prima e Filipendo, poi) che per anni hanno gestito la struttura. Stamattina il presidio davanti alla Prefettura ed uno spiraglio: la prossima settimana si terrà un tavolo tra Prefettura ed Asl di Caserta per trovare una soluzione. Ad intervenire a difesa di questi lavoratori anche il segretario della Cisl Nicola Cristiani: “Abbiamo messo in atto questo sit in per sollecitare un incontro con l’Azienda sanitaria, atto a salvaguardare queste famiglie. I lavoratori che qui stanno protestando è da anni che curano delle persone speciali, che hanno una relazione con i degenti, ospiti della struttura. Noi vogliamo che ci sia una continuità terapeutica e la salvaguardia dei posti di lavoro”.

In attesa del tavolo che dovrebbe tenersi a Palazzo Acquaviva a metà della prossima settimana, non possiamo non sottolineare la totale assenza dell’amministrazione cittadina. Più volte, infatti, questi lavoratori hanno chiesto il sostegno del sindaco Carlo Marino che, però, finora per loro non ha speso una parola.