OMICIDIO COMPAGNONE. La perizia balistica: fucile in posizione di mira
23 Febbraio 2023 - 19:10
RIARDO/PIETRAMELARA/TEANO –Vicol Ciprian aveva il fucile in posizione di mira e lo puntava verso la vittima. Sarebbe questa la conclusione della seconda perizia effettuata dai periti nominati dalla Procura della Repubblica nell’ambito delle indagini scaturite dall’omicidio di Francesca Compagnone. Una conclusione in contrasto con la versione fornita dall’indagato. Il 23enne, infatti, avrebbe più volte affermato che stava maneggiando il fucile e lo teneva sulle gambe quando è partito il colpo. Secondo i periti balistici, invece, l’arma era tenuta in posizione di mira. Inoltre i tecnici nominati dalla Pubblica Accusa avrebbero evidenziato che con quel tipo di arma è impossibile non rendersi conto del colpo in canna, pronto per sparare. Tesi confutate dai tecnici nominati dai periti incaricati dalla difesa dell’indagato che insistono sul tragico incidente e sul fatto che il ragazzo non si sarebbe reso conto che l’arma era carica.