Colpirono un uomo alla testa riducendolo in coma: nonno, figlio e nipoti sotto processo. ECCO DI CHI SI TRATTA

5 Luglio 2023 - 16:29

Il gup respinge la richiesta di rito abbreviato condizionato.

TRENTOLA DUCENTA. Non ci sarà nessun rito abbreviato condizionato per le 5 persone accusate di tentato omicidio che lo scorso settembre ridussero in fin di vita un uomo, mandandolo in coma. Questa la decisione del gup Raffaele Coppola. L’episodio nacque da una lite tra ragazzi e finì in un vero e proprio pestaggio, terminato poi, con il dramma di un papà finito in coma farmacologico. A febbraio finirono in manette Baldassarre Licari, i suoi due figli Pietro Vincenzo Licari, Matteo D’Angiolella e Pietro Licari. Quest’ultimo, padre di Baldassarre, fu costretto ai domiciliari. I cinque sono oggi accusati di tentato omicidio, lesioni personali aggravate e danneggiamento in concorso.

Furono i carabinieri della stazione di Trentola Ducenta, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e da altre Stazioni della Compagnia di Aversa, nonché dal Nucleo Cinofili di Sarno, all’esito di una breve ma articolata attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, a dare esecuzione all’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, Alessandra

Farina. Ad innescare il pestaggio, spiegarono i carabinieri, fu una lite tra il figlio della vittima, di San Cipriano d’Aversa e altre persone di Trentola Ducenta. Il padre sarebbe stato colpito ripetutamente alla testa con una mazza di ferro, che gli causò una frattura del cranio con conseguente emorragia epidurale. A causa delle gravissime ferite riportate, il sanciprianese entrò in corna farmacologico, mentre i figli rimediarono gravi lesioni (trauma cranico, trauma facciale e traumi alle braccia).