La droga dei pusher ventenni tra il bar e “a domicilio”. I carabinieri pronti a parlare in aula
17 Luglio 2023 - 15:52
TEANO – Sono ritenuti responsabili di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e imputati nel processo sulla vendita di droga a Vairano Patenora, Pietravairano, Caianello, Teano, Marzano Appio, Roccamonfina e Pozzilli.
Si trovano dinanzi al giudice monocratico Meccariello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere: Nicola Daniele, Salvatore Improda, Mario Del Vecchio, Giovangiuseppe De Rosa ed Aldo Bianco.
Si tratta di cinque dei 6 soggetti coinvolti nell’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere.
A questo appello manca soltanto il venticinquenne Salvatore Bianco, il quale ha già ricevuto sentenza di condanna a 5 anni e 8 mesi durante l’udienza preliminare tenuta dal giudice Emilio Minio, avendo scelto la celebrazione del cosiddetto rito abbreviato.
Nell’udienza odierna sarebbero dovuti salire sul banco dei testimoni i testimoni di polizia giudiziaria, ovvero i militari della stazione dei carabinieri di Vairano Scalo che hanno seguito l’indagine, coordinata dalla procura sammaritana.
L’assenza dei testi ha provocato il rinvio al prossimo mese di ottobre.
L’attività investigativa, come detto svolta dai carabinieri di Vairano Scalo, accertò l’esistenza delle piazze di spaccio gestite in primis da Salvatore Bianco e da Giovangiuseppe De Rosa considerati dalla pubblica accusa i pusher di primo ordine dal mese di maggio 2018 al mese di luglio 2020.
Nel collegio difensivo sono diversi gli avvocati casertani impegnati: si tratta dei legali Giuseppe Scala, Michele Di Fraia, legali di fiducia di Aldo Bianco, Pietro Cerro e Paolo Santilli, difensori di De Rosa, Nicola, Del Vecchio e Improda.