La Domenica di Don Galeone: “In ogni uomo è presente un “tesoro” “

30 Luglio 2023 - 08:45

30 luglio 2023 ✶XVII Domenica TO

Amare la Chiesa, lavorando per il Regno

Le due parabole, quella del tesoro e della perla, mettono in evidenza la preziosità del Vangelo predicato da Cristo. L’accento va messo sul “trovamento” di Cristo, che esige di conseguenza lo “spogliamento” di altre ricchezze, per comprare il tesoro, la perla. L’operazione va fatta con gioia e in fretta, perché si tratta di un buon affare! Ci troviamo davanti a due scene rapide, come uno sketch. Nessuna meraviglia: il Vangelo è un lieto annuncio! A volte pensiamo che Gesù ci voglia rendere poveri; mettiamo l’accento sul fatto che occorre vendere tutti gli averi. No, egli ci vuole arricchire di beni superiori, e per questo ci chiede di rinunciare ai beni inferiori. È una rinuncia a ciò che vale di meno, una rinuncia positivamente calcolata, per questo è gioia, va fatta in fretta.

Anche il Vangelo di questa domenica è tutto un fascio di parabole. Si respira aria di festa nelle parabole di oggi. Ci si muove in fretta, quasi danzando. Un uomo trova un tesoro in un campo; pieno di gioia, vende tutto, e acquista il tesoro (non badiamo alla morale: nelle parabole va colto il messaggio). Un mercante trova una perla eccezionale; pieno di gioia, vende tutto, e acquista la perla. Notare: il primo trova il tesoro per caso, il secondo era alla continua ricerca di perle. Come dire: trovare Dio è vario, imprevedibile, qualcuno lo trova nella sua prima infanzia, qualche altro in punto di morte.. Il finale fa commuovere e sorridere insieme. Gesù chiede. “Avete capito?”. E i suoi discepoli in coro: “Sì”. Gesù avrà sorriso, pensando a tutti i loro litigi su chi fosse il primo, il migliore, il preferito.

Dalle parole del Signore risulta evidente che la vita va vissuta come un rischio, proprio come una “caccia al tesoro”. La fede è una ricerca, una sorpresa, una pienezza. In ogni uomo è presente un “tesoro”; il tesoro significa l’apertura a Dio, l’immagine di Dio, la fame di Dio. Il freddo razionalista porta in sé un emisfero oscuro che non ha mai potuto illuminare con le sue geometrie; in tanti di noi il “fanciullino”, che vuole danzare la vita, resta soffocato, perché viviamo tutti in una civiltà unidimensionale. Ognuno, perciò, muore con una parte di sé mai venuta alla luce, con tanti sogni rimasti chiusi nel cassetto della vita. Sono verità non facili, ma possono rendere felici. I santi hanno compreso il valore del tesoro, della perla preziosa, e hanno venduto tutto il resto.  Francesco di Assisi riponeva la perfetta letizia in situazioni che per noi sarebbero di estrema disperazione. Chi trova il tesoro della fede, vende tutto, si fa povero, cammina nel mondo come un re delle fiabe. Buona vita!