GLI AFFARI DEL CLAN. Nicola Schiavone o’russ pronto a tuffarsi nel riciclaggio dei soldi cinesi

1 Settembre 2023 - 11:44

E’ stato lo stesso Schiavone a svelare al figlio di un noto imprenditore il business del denaro proveniente dall’oriente

CASAL DI PRINCIPE – Messo il naso fuori dalla prigione era tanta la voglia ripartire che aveva Nicola Schiavone o’russ. Riprendere gli affari interrotti dal suo arresto è stato da subito il suo obiettivo principale sia negli appalti pubblici sia attraverso rapporti privati con vecchi e nuovi amici.

Intenzionato a diversificare le sue relazioni, secondo quanto ricostruito dagli agenti della Dia, aveva allacciato rapporti con Osvaldo Orsi, figlio di Michele, imprenditore edile, passato poi al business dei rifiuti ucciso nel giugno del 2008.

Nel corso di una chiacchierata, durante il loro primo contatto, precisamente l’11 ottobre del 2019, intercettata dagli investigatori Schiavone parla ad Orsi del business incentrato sul riciclaggio di denaro proveniente dall’oriente.

“Questi cinesi– racconta ‘o russo- hanno il problema di come far arrivare i soldi. Praticamente ti fanno arrivare 100 mila euro sul tuo conto, 30 te li tieni tu e 70 li devi restituire.”Hanno già il conto?”, chiede Orsi e Schiavone risponde “hanno già il conto, già le case, non è questo il problema .Dobbiamo vedere fino a quando… io già gliel’ho detto che se andiamo a fare queste qua, è una cosa, quello là non esiste che sbaglia, però se lui… Tu vuoi andare? io ti ci mando Te lo posso mandare anche domani mattina

Non solo il riciclaggio di denaro proveniente dall’oriente ma anche altre erano le attività in cui Schiavone voleva lanciarsi. Dal mercato, non legale, del noleggio delle auto al commercio online dell’abbigliamento griffato contraffatto. Stando alle intercettazioni degli investigatori, una delle quali riguarda una chiacchierata di Schiavone, alla presenza della moglie Amalia Ucciero, con i germani Osvaldo e Luca Orsi. Al riguardo Osvaldo Orsi riferisce a Schiavone di conoscere persone che avevano di depositi di capi di abbigliamento contraffatti nella zona della Maddalena a Napoli tra cui un tale Enzo. recentemente scarcerato. Le conversazioni intercettate dalla Dia avvenuta con gli Orsi sono tra gli atti dell’inchiesta che lo scorso novembre hanno fatto scattare l’ arresto cautelare con una nuova accusa di associazione mafiosa. I fratelli Osvaldo e Luca Orsi, estranei a quella inchiesta, sono da ritenere, lo stesso ragionamento vale anche per Nicola Schiavone, innocenti fino ad eventuali sentenza di condanna