Pentito ex killer di camorra uccide di nuovo. Il movente tra debiti e una donna

5 Dicembre 2023 - 12:43

MONDRAGONE – Nino Capaldo ha confessato l’omicidio di Massimo Lodeserto per questione di soldi, per un debito. L’avrebbe colpito con un martello che ha custodito in casa e ha consegnato ai carabinieri. 

Il movente sarebbe un debito e, di mezzo, ci sarebbe anche una donna che, dopo aver intrecciato una relazione con Massimo, avrebbe iniziato a frequentare anche Nino e a parlargli di 100mila euro presi da Massimo da un’attività che i due gestivano insieme. Stando alla prima confessione, Nino avrebbe chiesto insistentemente quei soldi a Massimo, con ripetute chiamate e messaggi, fino ad invitarlo a casa sua, il 30 agosto scorso, per chiarirsi, e lì lo avrebbe ucciso.

Nino Capaldo, in passato affiliato al clan Gagliardi-Fragnoli, è stato arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Capaldo è stato condannato a 15 anni nel 2019 dalla corte di Cassazione, assieme a Giuseppe De Filippis, con pena all’ergastolo

Nel 2014 pestò e uccise a colpi di pistola Edokpa Gowin detto “Nokia”, corriere della droga, portando il suo cadavere in campagna e bruciandolo dentro la macchina