CASERTA. Educazione ambientale, il Liceo scientifico Diaz diventa sempre più green
21 Dicembre 2023 - 19:04

Adottato il sistema Felfil che consente di riciclare gli scarti di plastica per trasformarli in bobine di filamento
CASERTA In questi ultimi anni al Liceo scientifico Diaz è stata fatta una scelta di campo nella formazione tecnologica e scientifica, si è lavorato secondo strategie laboratoriali fondando la didattica sul learning by doing, ovvero “fare ed imparare facendo” . Tra queste scelte strategiche si è inserita l’educazione ambientale realizzata in modo molto particolare.
“Le nostre alunne e i nostri alunni stanno imparando a sperimentare cosa possa significare l’agire secondo un’etica ambientale – ha dichiarato il preside Luigi Suppa – abbiamo reso indipendente un settore energetico del liceo con l’installazione dei pannelli solari e abbiamo realizzato un circolo virtuoso in cui si risparmia energia e si ricicla producendo oggetti. Imparare facendo, valorizzando ogni dato esperienziale-ha concluso il Preside- tenendo bene in conto gli insegnamenti di Aristotele sull’acquisizione delle virtù
Infatti, al Diaz è stato adottato il sistema Felfil che consente di riciclare gli scarti di plastica per trasformarli in bobine di filamento adatte a essere utilizzate dalle stampanti 3D). Si tratta di uno strumento progettato per essere usato da tutti, dagli esperti ai principianti ed è, quindi, adatto agli studenti. Ed è proprio attraverso la strategia del learning by doing che gli studenti apprendono più facilmente le potenzialità delle nuove tecnologie, in particolare quelle legate alla digital fabrication, e assumono maggiore consapevolezza rispetto alle tematiche ambientali. Non solo questo, naturalmente segue la teorizzazione e la registrazione nonché la catalogazione delle azioni compiute. Un “fare scienza” che è la conseguenza del potenziamento della didattica delle scienze perseguito, già da più di dieci anni, dal Preside Luigi Suppa , un ingegnere alla guida di un liceo scientifico che, dopo l’esperienza di insegnamento universitario, ha dato al Diaz una forte impronta sia nel valorizzare i laboratori di Fisica, di Scienze e nell’implementazione di quelli informatici sia nel conferire a tutta la didattica una dimensione laboratoriale. Inoltre, nel coniugare la consapevolezza ambientale con la biotecnologia sono state realizzate delle serre idroponiche e smart con dei sistemi di risparmio del terreno, della sicurezza delle produzioni e senza nessun elemento inquinante. Queste serre collegate ad internet verificano l’umidità e inviano i dati ad una piattaforma che li analizza e corregge eventuali accadimenti come la formazione di un effetto serra. Questa tipologia di serra realizza l’IoT ovvero l’internet delle cose.
Un’Edugreen a 360 gradi e se si pensa che il Diaz con il suo impianto fotovoltaico ha generato quasi 10 MWh che equivale ad aver piantato 25 alberi e non aver emesso quasi 3 tonnellate di CO2 (biossido di carbonio) nell’ atmosfera può essere considerato, a pieno titolo, il Liceo Green della provincia e, forse, della regione.