Operaio perde il braccio mentre lavora, imprenditore ASSOLTO
6 Aprile 2024 - 07:25
Accusato di omissione di sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 437 c.p. commi 1 e 2 è stato assolto perchè il fatto non sussiste. Condannato, invece, ad 1 anno e 9 mesi per lesioni, sentenza contro la quale i legali, Luigi Trocciola e Gennaro Romano, presenteranno ricorso in Appello
BELLONA – (l.d.t.) Assolto perchè il fatto non sussiste. E’ questa la decisione del giudice monocratico della terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Anna Sofia Sellitto, nei confronti di Pasquale Cafaro, 87anni, titolare dell’omonima impresa finito a processo con l’accusa di omissione di sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 437 c.p. commi 1 e 2 e di lesioni colpose.
Nel dicembre del 2016 Francesco Perone, operaio presso la ditta del Cafaro, stava prelevando dei residui di lavorazione di olio, presso un frantoio a Caiazzo, quando rimase impigliato con gli indumenti in un giunto cardanico (a causa della mancanza dei dispositivi di protezione) di un macchinario restando gravemente ferito e riportando l’amputazione del braccio sinistro.
Cafaro, assistito dagli avvocati Luigi Trocciola e Gennaro Romano, è stato assolto con formula piena dal suddetto reato e condannato a 1 anno e 9 mesi per lesioni oltre al risarcimento danni, riconoscimento di una provvisionale. Sentenza contro la quale i legali presenteranno ricorso in Appello. Il pubblico ministero Iolanda Gaudino aveva chiesto una condanna a 5 anni di reclusione.