S.MARIA C.V. Crolla un muro portante della cappella della congrega di S.Vincenzo de Paoli, chiuso il cimitero della vergogna dove la politica locale ha consumato le peggiori nefandezze

6 Aprile 2024 - 15:01

Il fatto si è verificato questa mattina. Il motivo ufficiale riguarda il cedimento di una verticale in un’area privata. Ma il problema del cimitero è annoso ed è causato dalle speculazioni di una politica che ha parcellizzato appalti, incarichi, pensando solamente a distribuir quattrini senza mai utilizzare seriamente i corrispettivi per interventi radicali nel luogo sacro e laico dell’identità

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Tutti i nodi vengono al pettine. Da un po’ di tempo non leggete più articoli di CasertaCe sulle condizioni del cimitero di Santa Maria Capua Vetere.

In passato ci siamo consumati i polpastrelli, ma quando la politica viene protetta dal disinteresse, dall’ignavia, dalla scarsissima attitudine dell’elettorato di decidere sulla qualità di chi si propone per ruoli amministrativi, quando la politica viene protetta dal sostanziale disinteresse di altri poteri che avrebbero la forza di controllo e di coercizione, senza mai andare ad analizzare se quello che scrive questo giornale sia vero oppure delle balle spaziali, allora non ti fermi per rassegnazione ad un certo punto, bensì perché hai scritto tutto, hai segnalato tutto e trovandoti dinanzi a delle macchine perfette solo al cinismo, votato esclusivamente alla conservazione delle proprie poltrone, dei propri orticelli o dei propri “orticioni” di potere, allora ti fermi per esaurimento degli argomenti.

Per sapere che il cimitero di Santa Maria Capua Vetere cadesse a pezzi, non occorreva il fatto verificatosi questa mattina, lo abbiamo detto, lo abbiamo denunciato in passato, come abbiamo denunciato che la frammentazione degli incarichi in concessione, attribuiti solo per le necessità operative che la politica aveva pensato, elaborato rispetto alle gare d’appalto, avrebbe creato un’addizione di debolezze, di gente che sta lì solamente per incassare denaro, ritenendo, chissà perché poi, di avere meno obblighi rispetto a quelli figurativamente sottoscritti nelle convenzioni con il comune che a Santa Maria Capua Vetere – come altrove – sono delle autentiche barzellette, degli autentici festival dell’inadeguatezza.

Sindaci, dirigenti appagati, distratti, le tengono nei cassetti e, pur sapendo delle inadempienze, non si sognano – ancora una volta diciamo non si sa perché – di intervenire.

Da questa mattina il cimitero sammaritano è chiuso per il crollo di struttura portante verticale della cappella di proprietà della congrega di San Vincenzo de’ Paoli. Sicuramente troveranno la scusa della responsabilità di una cappella di proprietà di qualche congrega e della caduta del muro causata dal cedimento di qualche muro.

Una scusa perché i punti di vulnerabilità del cimitero di Santa Maria Capua Vetere, non manutenuto, anzi, oltraggiato da anni da un disonore di una città che non tutela la sua identità scritta nelle lettere e nelle consonanti delle sue tombe, sono ormai arcinoti.

Per cui, stamattina una colonna poi sicuramente succederà qualche altra cosa, come capita ad una qualsiasi casa, non seguita per anni e anni e che, alla fine, crolla.

Non sappiamo quando sarà riaperto. Non sappiamo quando cesseranno le ragioni di sicurezza ufficialmente addotte per arrivare alla decisione, presa e messa nero su bianco in un’ordinanza, di estendere il provvedimento di chiusura anche al lato nuovo.

Qualcuno potrebbe obiettare: ma cosa ci può fare il Comune se il problema è stato causato da una struttura di proprietà privata? Noi rispondiamo: può fare tutto. Intanto perché la struttura di proprietà privata che insiste all’interno di un’area prevalentemente pubblica qual è un cimitero comunale, deve essere controllata, ispezionata, da chi, attraverso convenzioni stupulate con il Comune, ne ha responsabilità.

In alternativa deve essere l’Ufficio Tecnico a svolgere l’azione di controllo.

È mai possibile che in un cimitero in cui ogni centimetro quadrato è stato dato in concessione per qualche cosa da imprese private sfugga al controllo, all’azione doverosa di verifica una situazione di fatiscenza come quella che ha causato il crollo e la chiusura del cimitero nei giorni più importanti della settimana, il sabato e la domenica, quando si addensa il 90,95% delle visite.

Però, la notizia l’abbiamo data per dovere di cronaca. Perché sono i sammaritani, come del resto la stragrande maggioranza dei cittadini di questa provincia, a non porre il problema al nipote, al figlio, al papà che si candida ad una lista alle elezioni comunali sono per ottenere favori personali o di famiglia e, andando avanti così, questa zona dell’Italia sarà nettamente superata dai Paesi dell’Africa nel momento in cui questi riusciranno a far crescere il livello culturale della loro classe dirigente, sfruttando in questo modo la freschezza anagrafica della loro popolazione

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