Ecco a chi è andato l’appalto MILIONARIO per gli alberi, i giardini e i parchi in rovina di CASERTA. La gara con il dirigente e il geometra indagati nel caso Marzo-Biondi

28 Luglio 2024 - 11:25

CASERTA (l.v.r.) – Buona fortuna. E’ ciò che abbiamo pensato dopo aver letto il comunicato del sindaco Carlo Marino relativamente alla procedura d’appalto aggiudicata sulla manutenzione del verde pubblico e dei parchi della città di Caserta per i prossimi tre anni, con un progetto che costerà complessivamente due milioni e 250 mila euro.

Il compito di provare a mettere a posto un arredo urbano completamente disastrato è stato affidato alla Green Service, società dell’imprenditore Paolo Riccio, di Arzano, che ha presentato un ribasso del 10% rispetto alla base d’asta di un milione e 530 mila euro, che è la percentuale dei 2.250 milioni appena citati relativi solo al servizi in sé, senza considerare l’iva, gli oneri per la sicurezza nei cantieri e altre spese tecniche.

Non si è trattato della migliore offerta economica tra quelle in lizza, ma la busta tecnica, ovvero la proposta di lavoro della Green Service è stata ritenuta ampiamente la migliore dalla commissione di gara.

Di solito, massimo tre/quattro partecipanti abbiamo visto solitamente nelle procedure d’appalto del comune capoluogo. Questa volta, invece, hanno presentato offerte 13 ditte, tra cui alcune vecchie conoscenze di CasertaCe.

Ad esempio, c’era in lizza la Ubi Maior di Ubaldo Caprio, ottimo imprenditore del settore del verde, ma attivo anche in qualsiasi ambito dei lavori pubblici, che recentemente ha avuto qualche problema con la giustizia.

Imputato nel caso degli appalti truccati nell’alto casertano, ma non solo. Secondo la procura di Santa Maria Capua Vetere, Caprio avrebbe pagato 50 mila euro a Pietro Terreri, responsabile dell’ufficio tecnico di Piedimonte Matese e, in quell’occasione, componente della commissione di gara all’Asi di Caserta per l’installazione di telecamere di videosorveglianza.

Ma niente da fare, Ubi Maior è stata battuta. Così come è arrivata vicinissima ai 92 punti vincenti di Green Service la Eurogiardinaggio di Nicola Maisto, impresa che lavora molto con le amministrazioni della provincia di Caserta.

Niente da fare, Paolo Riccio da Arzano ha fatto l’offerta tecnica giusta, ricevendo ben 90 punti, ai quali vanno aggiunti 2,7 punti per le offerte economiche, ovvero il ribasso del 10%, inferiore rispetto ad altre otto presentate dai suoi “avversari”, ma che gli ha permesso di ricevere l’aggiudicazione di questo accordo quadro da un milione e mezzo di euro.

Per concludere, tra i commissari di gara c’era Raffaele Villano, cugino dell’ex sindaco Andrea Villano, a capo dell’amministrazione comunale di Orta di Atella sciolta per infiltrazione camorristici e dirigente al comune di Casapesenna, guidata fino a poche settimane fa da Marcello De Rosa (ora da Giustina Zagaria, praticamente la stessa cosa), fratello di Raffaele De Rosa, detto Lello, anche lui in servizio al comune di Caserta.

Insieme a lui, come presidente Luigi Vitelli, sotto processo per concussione ai tempi in cui lavorava a San Tammaro, e il geometra comunale Gaetano Di Tora.

Questi ultimi due, poi, Vitelli e Di Tora, sono stati indagati dalla procura di Santa Maria Capua Vetere nell’inchiesta relativa alla corruzione elettorale compiuta, secondo i magistrati, da Massimiliano Marzo, assieme agli imprenditori Gioacchino Rivetti e Raffaele Nunziante, ma non solo, con il supporto dei dirigenti Franco Biondi e Giovanni Natale.

A finire agli arresti domiciliari furono Marzo, Rivetti, Biondi, Natale e il dipendente comunale Giuseppe Porfidia.

Per Vitelli e Di Tora, invece, la “semplice” iscrizione nel registro degli indagati, così come il vicesindaco Emiliano Casale.