GUARDA IL VIDEO. Il segretario comunale di Carinaro vorrebbe sprofondare ma deve dar ragione a Stefano Masi della minoranza. La sindaca batte i pugni e sancisce il primato dell’ignoranza

10 Ottobre 2024 - 17:45

La vicenda è quella, apparentemente poco rilevante, del compenso da attribuire ad un’associazione locale Guardia Rurale Ausiliaria. Ma il modo con cui la delibera, totalmente sbagliata è stata portata in consiglio comunale e imposta ai componenti della maggioranza, comportatisi come degli yes man nonostante il parere del segretario Capoluongo la dice lunga su come siamo rovinati in questi territori, destinati sempre di più ad essere l’ultima ruota del mondo  

CARINARO –(g.g.)  “Carta canta”, così si dice e, soprattutto, così dovrebbe essere, in particolare, con riferimento ad atti pubblici o di rilevanza pubblica. Ciò che è scritto fa fede o, almeno, dovrebbe. Quel che è certo, infatti, è che di fronte ad un testo chiaro non residua spazio per una diversa interpretazione. Direbbe qualche avvocato che ha ben studiato l’esame di istituzioni di diritto romano “In

claris non fit interpretatio.

Non pare essere così, invece, per l’amministrazione comunale di Carinaro, guidata da Annamaria dell’Aprovitola, storica seguace, insieme a quel simpaticone di suo marito, dell’attuale deputato del Pd, Stefano Graziano.  

A suscitare, quantomeno, delle perplessità, infatti, è stato quanto accaduto l’8 ottobre, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.

Si votava una convenzione triennale tra il Comune e l’Associazione Guardia Rurale Ausiliaria O.D.VN.O.G.R.A. O.D.V., per la quale era stabilito un contributo forfettario pari a 1.500,00 euro per l’intera durata della convenzione.

Se non che durante la discussione è emerso che il rimborso che il Comune avrebbe corrisposto all’associazione non sarebbe stato di 1.500 euro per l’intero triennio ma per ciascuna annualità della convenzione, quindi 4.500 euro in tutto. Una differenza di 3.000 euro, insomma, non certo bruscolini, soprattutto quando a pagare è “Pantalone”.

Sul punto il consigliere d’opposizione Stefano Masi, che per come l’abbiamo conosciuto non è certo il tipo da farsi passare la mosca sotto al naso, di fronte alla ribadita volontà della maggioranza di essersi impegnata con l’associazione per una somma diversa e maggiore da quella stabilita dalla convenzione, ha chiesto che l’amministrazione emendasse la delibera, non prima di aver acquisito un nuovo parere contabile che, per inciso, era stato già emesso da una nostra vecchia conoscenza: Salvatore Fattore da Sparanise che oggi fa il bellimbusto al Comune di Marcianise (CLIKKA E LEGGI L’ARTICOLO FRESCO FRESCO DI STAMATTINA)

Ma…niet! Niente da fare, il testo della convenzione è rimasto quello, e ciò nonostante la maggioranza ha ribadito che il Comune avrebbe pagato 4.500 euro.

Non c’è dubbio, si tratta di poca roba per un giornale come CasertaCe che è abituato a raccontarvi di affari milionari che succedono in questa provincia, ma sotto al nostro naso è passato un piccolo filmato del Consiglio comunale e non abbiamo resistito dal mostrarvelo.

Pur avendone viste di tutti i colori nella nostra carriera, infatti, non sappiamo dirvi se ci ha fatto più compassione l’imbarazzato e balbettante segretario comunale, Salvatore Capoluongo, costretto molto malvolentieri a dar ragione a Masi o e se ci ha fatto più impressione la protervia, appoggiata sul nulla perché se anche il segretario comunale ti da torto vuol dire che hai torto e basta, di un sindaco, Annamaria dell’Aprovitola che, anche di fronte a ciò, ha risposto con la sicumera che potrete “apprezzare” nel video, e che a noi francamente strappa un sorriso, una sorta di vaccino del ridere per non piangere per come siamo combinati in questa provincia che del grado di ignoranza parola che usiamo nella sua accezione letterale così come questa è comunicata dai più importanti, prestigiosi dizionari della lingua italiana, che domina nelle nostre istituzioni, consegnando i territori ad un destino ineluttabile di arretratezza e minorità.

Poveri carinaresi.