Accusato di rubare la corrente dal contatore. Ma c’è un cavillo e il suo avvocato lo salva

31 Ottobre 2024 - 14:11

CAPUA – C’è chi storcerà il naso, ma la procedura penale, così come il codice, sono la base fondante dell’ordinamento giudiziario. Le regole per le indagini, gli arresti, le perquisizioni, i processi sono necessari affinché non ci sia mai una prevaricazione sugli imputati, sempre innocenti fino a prova contraria.

È il caso che ha visto imputato D.M., un 45enne di Capua, accusato di aver rubato energia elettrica da un contatore, fregando, in questo modo, la A2A Energia, società di distribuzione, e il Servizio Nazionale Elettrico, ovvero l’azienda fornitrice.

Denunciato, all’uomo non è stata contestata l’aggravante della violenza compiuta sulle cose. Una banalità, si potrà pensare. Ma essendo una denuncia di ufficio, l’assenza di questa citata aggravante rende nullo l’atto.

Un cavillo notato dall’avvocato difensore del 45enne, il legale Bruno Moscatiello, il quale, ha chiesto e ottenuto l’assoluzione dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere per difetto di querela.