Fallimenti pilotati per rivendere società milionarie al ribasso. Torna libero il noto commercialista e professore casertano

18 Dicembre 2024 - 11:01

Coinvolto nell’operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica Pierpaolo Bruni e dei Procuratori Aggiunti Carmine Renzulli e Antonio D’Amato che ha portato all’emissione di 5 misure cautelari e al maxi sequestro di beni per il valore di 20milioni di euro

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Revocati gli arresti domiciliari per Raffaele Marcello, docente universitario coinvolto nell’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere sui fallimenti aziendali pilotati

E’ quanto stabilito dal tribunale del Riesame di Napoli che però ha disposto il divieto di esercitare la professione, per il commercialista, per sei mesi. L’inchiesta delle fiamme gialle nasce nel 2020 grazie alla denuncia del collegio di revisori contabili di due società capitoline, la AgriCentroSud e la AgriCentroNord, messe in liquidazione e per le quali sarebbe stato predisposto un bilancio di liquidazione a ribasso.

L’anomalia è emersa nella cessione del ramo di azienda di queste due società ad una terza società. Le due aziende avevano un patrimonio multimilionario e la vendita è avvenuta per poche migliaia di euro”. Per gli inquirenti Raffaele Marcello sarebbe stato il materiale realizzatore del sistema di autoriciclaggio e riciclaggio tanto da essere il principale destinatario dei proventi illeciti che ha reimpiegato nell’acquisto di appartamenti a Caserta, Curti e Marcianise oltre che in polizze fideiussorie in capo a moglie e figlia per 1milione e mezzo di euro.

Cinque le persone raggiunte da misure cautelari e maxi sequestro di 20 milioni di euro