CASERTA. L’affermato maestro Gustavo Delugàn dedica una sua opera a Pino Daniele nel decennale della scomparsa. Il lavoro si può ammirare in città…
9 Gennaio 2025 - 17:23
Caserta (pm) – Le celebrazioni che a Napoli ed in tutto il Paese si stanno svolgendo in concomitanza con i dieci anni dalla morte improvvisa di Pino Daniele, avvenuta il 4 gennaio 2015, hanno un addentellato anche a Caserta.
La vicenda umana ed artistica del cantante e straordinario chitarrista, icona della canzone napoletana che secondo la migliore critica musicale egli rivoluzionò con le sue tipiche sonorità di esplicita derivazione blues, ha ispirato il noto maestro casertano Gustavo Delugàn, che gli ha voluto dedicare una delle sue tipiche opere artistiche, fatte di legno e di stoffe di recupero giustapposte con l’inventiva e l’estro suoi propri e con il raccordo di linee e geometrie dai colori coinvolgenti.
Il lavoro si chiama Pino con i sottotesti Napule è mille culure, Napule è nu’ sole amaro, Napule è mille culture, le cui parole riecheggiano alcuni versi delle canzoni del cantante.
È Delugàn stesso a spiegare il senso delle espressioni scelte: E’ mille colori per la creatività diffusa, per i panni stesi, qui con tessuti afro per rappresentare l’essenza della città che accoglie tutti “nessuno escluso”.
E’ un sole amaro che a volte fa fatica a brillare per i suoi problemi e per i tanti giovani costretti a trovare lavoro altrove.
E’ mille culture dovuto alla sua storia e alle tante dominazioni di popoli diversi, qui rappresentati dalle tante tracce presenti nel quadro.
Gustavo Delugàn, nato in Trentino, ma vissuto e formatosi a Caserta per vicende familiari e di studio avendo conseguito la laurea di ingegneria all’università di Napoli, si è sempre dedicato all’arte. Giovanissimo si è cimentato con la pittura paesaggistica ritraendo i luoghi e gli ambienti di origine e della prima giovinezza. Poi, nel tempo, la conversione all’arte come concetto,
La cifra del suo impegno artistico si rinviene in ogni sua opera con la scelta di un tema civile o di una figura eminente e la significazione di un messaggio, di una testimonianza, di una riflessione.
Esponente, per tal modo, della corrente che si può definire dell’arte contestuale, usa un linguaggio di vivido impatto visivo e sociale utilizzando – come accennavamo – legni ed oggetti vissuti, ricchi di memoria, per un riuso creativo, allo scopo di far riflettere sul presente e formare le coscienze assenti ai valori comunitari. Affermato sulla scena artistica e culturale casertana e non solo, Delugàn vanta numerose esposizioni e personali nelle maggiori istituzioni museali e gallerie del casertano, con cui ha intessuto svariati rapporti di collaborazione.
L’opera Pino di Delugàn, che proponiamo in foto ai lettori, è visitabile in questi giorni a Caserta al frequentato bar- pasticceria- bistrot Contemporanea – reputato particolarmente per i prodotti di pâtisserie dello chef Marco Merola – in piazza Moro al corso Trieste.
C’è da dire che il locale ospita e avvicenda stabilmente le opere del maestro Delugàn, con scelta più che meritoria poiché le opere d’arte intanto possono essere conosciute in quanto dispongano di spazi espositivi. Senza dire che l’ambiente si presta perfettamente ad accoglierle sia per l’atmosfera soft che lo caratterizza sia per il contesto molto curato, oltre che per il garbo e la sollecitudine del personale.
PINO del maestro Delugàn