I lavori alle scuole di Capua ostacolati da Giorgio Magliocca. La richiesta d’aiuto dell’assessore Nocerino a Giovanni Zannini per appianare lo scontro

21 Febbraio 2025 - 09:39

Se i militari dell’Arma inseriscono questa conversazione tra gli atti di indagine è perché, probabilmente, ritengono che faccia emergere come Magliocca avesse cominciato ad approfittare del proprio ruolo istituzionale per influenzare alcuni dirigenti provinciali e avviare la sua campagna elettorale

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CAPUA – Nuovi dettagli emergono dall’attività investigativa su Giorgio Magliocca, ormai ex presidente della Provincia di Caserta e sindaco di Pignataro Maggiore, e riguardano presunte pressioni sui dirigenti della provincia volte ad ostacolare i lavori alle scuole di Capua. E’ quanto emerge da alcune conversazioni captate dai carabinieri mentre indagavano sul consigliere regionale Giovanni Zannini.

Ascoltando alcune conversazioni di quest’ultimo, i militari dell’Arma del Nucleo investigativo di Aversa sono riusciti a tracciare anche parte del quadro politico in cui Magliocca, ipotizza l’accusa, si sarebbe mosso fino al giorno delle perquisizioni che hanno ufficializzato l’inchiesta a suo carico, ossia fino al 24 ottobre scorso.

Tra le conversazioni intercettate una telefonata tra il mondragonese e l’assessora Rosaria Nocerino, estranea all’inchiesta. La chiacchierata, datata 8 luglio 2024, verteva su una presunta diatriba in corso tra il primo cittadino capuano, Adolfo Villani e Magliocca, riguardante una convenzione tra Comune e Provincia riferibile al Piano nazionale
di ripresa e resilienza per eseguire lavori presso alcuni plessi scolastici.
Stando alla ricostruzione fatta dai militari, Magliocca, per poca simpatia politica nei confronti di Villani,
avrebbe in qualche modo, secondo l’accusa, intimato all’ingegnere Paolo Madonna , anche lui estraneo all’inchiesta, capo di dipartimento dell’area tecnica della Provincia, di non firmare l’autorizzazione per realizzare i lavori a Capua,
ritardando così in maniera arbitraria l’iter procedurale.

Il confronto tra Zannini e la Nocerino affronta, anche una mossa politica che Magliocca aveva in mente all’epoca ma che sta concretizzando in questi giorni: la candidatura alle regionali con Forza Italia. Il mondragonese dice all’assessore di Capua che l’allora presidente aveva intenzione di scendere in campo con il partito berlusconiano e che quindi vedeva nella sua persona “un pericolo enorme”, ritenendo che potesse candidarsi proprio con Forza Italia.

Secondo i carabinieri, la Nocerino aveva contattato Zannini affinché intervenisse per appianare i dissapori tra Magliocca e Capua. E il mondragonese, dopo aver dato una stoccata all’assessore, tacciandola di essersi mossa con eccessivo protagonismo nella vicenda, accettava la richiesta per risolvere gli screzi.
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