La PROVINCIA ha otto avvocati assunti, con figli di…, mogli e amici. Ma in 2 mesi spesi quasi 50 MILA EURO per incarichi a un noto legale casertano e quello scelto da ADL per il Napoli

8 Maggio 2025 - 16:40

Una spesa folle, se si pensa che l’Ufficio Legale dell’amministrazione provinciale di Caserta è di tre volte superiore a quello della provincia di Torino, un ente che ospita oltre 2 milioni di abitanti, molto più che in Terra di Lavoro. Qui non si mette in dubbio la capacità di tutti i professionisti coinvolti, ma avere un team di avvocati stile grande studio romano e spendere soldi in incarichi esterni pare molto, molto, ma molto un modo per sprecare soldi pubblici

CASERTA (picnic) – Con una invereconda, quanto giustificabile nota, pubblicata il 27 novembre 2024, il direttore di CasertaCe, Gianluigi Guarino, metteva al muro l’amministrazione provinciale di Caserta, un ente in una condizione morale disastrata che, dai discutibili affidamenti e incarichi, tanto che per alcuni di questi è finito sotto inchiesta l’ex presidente, Giorgio

Magliocca, dalle gare d’appalto da milioni di euro finite in mano a ditte in odore di camorra, addirittura sequestrate, con quelli che sono stati dei veri e propri concorsi-farsa, un’infornata di amici e parenti finita sotto la lente della procura di Santa Maria, dicevamo, un ente in una condizione simile che dopo aver assunto una pletora di avvocati, non sazia, continua a pagare migliaia di euro pubblici per incarichi legali a professionisti (CLICCA E LEGGI LA NOTA).

In quel caso parlavamo dei 5 mila euro spesi dall’allora vice presidente facente funzioni, Gaetano Di Monaco, scelto da Magliocca a pochi minuti dall’esecutività delle sue dimissioni, per fare un dispetto, una roba non esattamente in linea con l’età adulta, a Marcello De Rosa, che lo stesso Magliocca definì in pratica come un soggetto al limite del traditore, del delatore durante la sua conferenza stampa legata alle dimissioni (CLICCA E LEGGI LA LIVE DEL TEMPO CON LE DICHIARAZIONI).

Onestamente, fa un po’ ridere pensare che quei soldi furono spesi per un avvocato esterno contro Marcello De Rosa, cioè contro quello che era l’ex vicepresidente dell’ente stesso. Un ricorso al Tar che, come si sa, De Rosa vinse, riassumendo il ruolo di vice, ma questa volta con le funzioni da presidente.

In quei concorsi barzelletta sono state assunte otto persone nell’Ufficio Legale provinciale che, aggiunte alle sei presenti all’inizio, fa un totale di 14: parliamo dell’ex consigliere provinciale, nonché ex consigliera comunale di Casapesenna, Raffaella Zagaria, dell’avvocato Giulia Fucci, figlia di Carlo Fucci, dell’ex sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, oggi procuratore della repubblica di Isernia e segretario nazionale, fino a qualche tempo fa, dell’ANM, moglie di un imprenditore vincitore di appalti alla provincia (CLICCA E LEGGI), qualcosa di a dir poco sconveniente, vista la posizione della donna e la storia del suocero dell’imprenditore Eugenio Catalano. E ancora, Angela Fusco, Daniela Maddaloni, Alfonso Simonelli, vicesindaco di Alife, altra roccaforte di Giovanni Zannini, e Rachele Barbarano, moglie di Giovan Battista Valentino, una coppia di coniugi votata all’essenza stessa dell’incarichificio, prima al Consorzio idrico per la signora, per lui in uno dei due enti d’ambito tra acqua e monnezza.

14 dipendenti nell’Ufficio Legale. Una roba da grandi comuni, da struttura di milioni di abitanti che fa impallidire, ad esempio, la città Metropolitana – leggasi Provincia – di Torino che nel suo ufficio Legale ha 5 dipendenti, nonostante abbia più del doppio di abitanti della provincia di Caserta.

Nonostante l’anatema lanciato nella nota dal direttore Guarino, le cose non sono cambiate e forse sono anche peggiorate.

Ad esempio, il noto avvocato di Aversa, Antonio Romano, di cui abbiamo parlato più volte per quanto riguarda la delicata vicenda di Frignano (CLICCA E LEGGI), ha ricevuto un importante incarico legale da 32.995 euro; poi c’è stata l’avvocata Anna Mele, con un onorario più modesto; 3.150 euro e infine un doppio affidamento allo stesso legale.

Si tratta del legale Arturo Testa, con sede a Napoli e che avevamo già intravisto in passato, essendo stato il difensore delle cooperative di Pasquale Capriglione, da anni indagato per i suoi rapporti con uomini del clan dei Casalesi, rispetto al business lucroso dei Servizi Sociali.

Ma non solo, rturo Testa è l’avvocato che rappresenta la SSC Napoli in diverse questioni legali. È stato coinvolto in diversi casi. Ad esempio, ha rappresentato il Napoli in un caso relativo all’utilizzo dello stadio Maradona per la trasmissione della partita scudetto Udinese-Napoli, ottenendo l’assoluzione del club dalla Corte dei Conti

Testa difenderà la provincia contro i comuni di Pietravairano e Maddaloni, rispettivamente dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere e al Tar Campania, ricevendo un compenso complessivo di 9.500 euro.

Vi vorremmo dire il casus belli, spiegare il motivo di questi incarichi, ma la Provincia ha ritenuto di non doverli pubblicare nell’albo pretorio. Pazienza. Poi, però, se un direttore di giornale si arrabbia…