ELEZIONI PROVINCIALI. Fratelli d’Italia si spacca. Il consigliere regionale Alfonso Piscitelli: “Farò votare per Angelo Di Costanzo”

14 Giugno 2025 - 13:44

Lo ha detto durante il suo intervento al congresso provinciale di Noi Moderati. Questo fatto ci dà la possibilità di rientrare sull’apparente assurdità della posizione di Gimmi Cangiano, presidente del partito casertano, il quale sta dicendo di votare il suo amicone di San Marcellino, Anacleto Colombiano. E dunque di votare un gruppo di potere che lui stesso aveva definito di matrice criminale. Ma questo non stupisce perché le sorelle Meloni, obnubilate dai voti iperclientelari conquistati alle ultime elezioni europee grazie alla coppia Cirielli-Gambino, non affrontano più la questione della quantità dei voti quale variabile importante, ma non al punto da trasformare il partito nelle peggiori espressioni della fine della Prima Repubblica che una giovanissima Giorgia Meloni (ma anche i suoi riferimenti politici) hanno combattuto, prima di impelagarsi anche loro – e parliamo di Gianfranco Fini – nelle accattivanti malie del potere

CASERTA (g.g.) – Durante i lavori del congresso provinciale di Noi Moderati, è intervenuto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alfonso Piscitelli, il quale ha dichiarato che per le elezioni del nuovo presidente della provincia di Caserta, in programma venerdì 27 giugno, lui darà indicazione ai consiglieri comunali di sua conoscenza, o che si ispirano alla sua linea politica, di votare per il candidato Angelo Di Costanzo.

Ora, verrebbe da dire, embè?!. Angelo Di Costanzo appartiene da sempre all’area del centrodestra e un consigliere regionale di centrodestra. Tutto sarebbe normale se non ci trovassimo a Caserta e, specificatamente, nell’agro Aversano. Il presidente provinciale di FdI, Gimmi Cangiano, è a capo di un partito di destra, appartenente alla coalizione di centrodestra. Per cui, in considerazione della sua funzione, che consiste nella massima espressione delle posizioni del maggior partito di centrodestra in Italia che esprime, peraltro, la presidente del Consiglio, dovrebbe appoggiare il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia.

E invece, come abbiamo scritto (CLICCA E LEGGI), dopo aver etichettato come criminale non meno di un anno e mezzo fa l’area politica che fa capo a Giovanni Zannini, oggi si mette a sua disposizione e dimostrando di non capire neppure cosa significhi essere la massima espressione politica di Fratelli d’Italia, ossia, ripetiamo, del maggior partito di centrodestra, sta dicendo ai consiglieri comunali che lui conosce e che appartengono ufficialmente a FdI, di votare per Anacleto Colombiano che, oltre ad appartenere a quell’area politica che Cangiano, il 16 gennaio 2024, definiva un sistema criminale, sta con Zannini, il quale non ha mai aderito a Forza Italia, anche se ci sta con un piede dentro, anche se ha appoggiato Fulvio Martusciello alle elezioni europee, anche se è diventato un corpo e un’anima sola con Francesco Silvestro, senatore di Forza Italia e perno delle motivazioni che qualche anno fa portarono allo scioglimento del comune di Arzano, in cui svolgeva la funzione di presidente del consiglio.

Oggi Giovanni Zannini resta un consigliere regionale di una maggioranza di centrosinistra che gli permette di occupare la poltrona di presidente della Commissione Ambiente e Rifiuti, resta un deluchiano che, al di là delle sue molteplici rotture con il Partito Democratico, è un uomo, Vincenzo De Luca, genuinamente di sinistra, nato nel PCI, poi transitato prima nel PDS, poi nei DS e infine nel PD.

Il fatto stesso che Alfonso Piscitelli abbia dovuto esporre questa dichiarazione di voto durante la riunione di Noi Moderati, movimento che ha espresso ufficialmente la candidatura di Di Costanzo quale presidente della Provincia, significa che farlo non significava affatto un atto superfluo.

Il partito di Giorgia Meloni a Caserta è di fatto spaccato, rispetto ad una posizione legittimista e ortodossa di Piscitelli contrastata da quella di Cangiano, il quale fa valere le ragioni della ricotta in salsa San Marcellino, Villa di Briano, comuni in cui lui risiede e che gli rendono familiare la figura di Colombiano, alle ovvie ragioni politiche di FdI che, essendo di destra, non può non far parte del centrodestra.

A Roma manco le sanno queste cose, ma noi lo diciamo da tempo. Purtroppo le sorelle Giorgia e Arianna Meloni hanno dato in Campania pieni poteri ad un personaggio politicamente equivoco qual è Edmondo Cirielli, una che ha arruolato finanche la presidente Asi Caseta, Raffaela Pignetti, una messa lì da Stefano Graziano e che lì resta perché lo vogliono Graziano e Zannini.

Cirielli non si pone il problema della serietà del partito. E’ stato in grado di portare molti voti, soprattutto alle elezioni europee. E Giorgia Meloni, che nel suo racconto propagandistico, ha raccontato di quando ha combattuto il sistema e che non è disposta a prendere voti strani, equivoci, in Campania fa l’esatto contrario. Perché Cirielli con i suoi ascari, come Cangiano, Iannone eccetera, sta trasformando Fratelli d’Italia nella più peggiore Democrazia Cristiana, quella del periodo decadente, interessata solo al mero controllo del potere.