Omicidio Serena Mollicone. Per i Ris la ragazza sarebbe stata uccisa nella caserma dei carabinieri
4 Ottobre 2018 - 17:43
TEANO (t.p.) – Novità sul delitto di Serena Mollicone. Si stringe il cerchio intorno agli assassini della giovane ragazza avvenuto ad Arce nel 2001 in provincia di Fosinone. Secondo i Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) dell’Arma che hanno depositato, qualche giorno fa, in procura a Cassino, gli esiti della perizia eseguita dopo la seconda autopsia sul corpo della 18enne, trovata senza vita in un boschetto di Fonte Cupa. Secondo i risultati delle analisi, Serena Mollicone sarebbe stata uccisa presso la caserma dei carabinieri di Arce.
I Ris, su richiesta della procura, hanno analizzato alcune polveri di legno e vernice rilevate sul nastro adesivo con cui la diciottenne è stata legata, mani e piedi, prima di essere abbandonata nel boschetto dove, due giorni dopo, è stata trovata morta.
Quelle stesse polveri sarebbero state ritrovate in alcuni ambienti della caserma e quindi quel nastro potrebbe provenire proprio dalla sede dei Carabinieri di Arce esattamente come i frammenti di legno rimasti attaccati al corpo della vittima.
Per ora, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, sono indagati l’ex comandante dei carabinieri Franco Mottola di Teano, suo figlio Marco e la moglie, i quali si sono sempre dichiarati innocenti.
Nel frattempo altre persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Il carrozziere Carmine Belli è stato processato e assolto, il brigadiere Santino Tuzi si uccise con la pistola d’ordinanza.