AVERSA. Una vittoria post mortem per Sagliocco: per lo scandalo degli Standards, la Corte dei Conti condanna a pagare un milione e mezzo di euro Ciaramella, Pitocchi, Florio e…
6 Ottobre 2018 - 19:30
AVERSA – (l.d.a.) Condannati i tre dirigenti comunali, Pitocchi, Florio e Pirone. La Corte dei Conti come abbiamo già scritto, ha stabilito con sentenza la condanna per i tre, due ex dirigenti e il terzo ancora in carica, per Danno Erariale. Le cifre inflitte sono molto alte: si tratta di oltre 300 mila euro.
La vicenda inizia nel 2015, durante l’amministrazione Sagliocco, il quale aveva denunciato l’incuria e l’assenza di controllo in merito agli Standard Comunali, che da anni erano beni pubblici gestiti privatamente, spazi comuni, chiusi e utilizzati da pochi privati. Tale inchiesta portò nel maggio 2015 la Guardia di Finanza di Caserta, ad eseguire specifici e certosini accertamenti condotti su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti della Campania.
I militari notificarono agli amministratori pubblici pro-tempore del Comune di Aversa, ritenuti responsabili, gli “inviti a dedurre” relativi alla vicenda dell’indebita occupazione da parte di privati delle aree da destinare a spazi pubblici e ad uso della collettività (parcheggi, verde pubblico, parchi giochi, ecc.), che devono essere garantite ai cittadini ogniqualvolta vengono costruiti nuovi insediamenti civili oppure incrementati quelli esistenti (c.d. standard urbanistici).
L’inchiesta che abbiamo seguito, sin dall’inizio, aveva fatto emergere come l’Ente locale normanno, nel corso degli anni, avesse subìto e tollerato l’occupazione senza titolo, con indebita sottrazione alla disponibilità dei cittadini aversani, di numerose aree da destinare invece a servizi pubblici. In taluni casi, a causa dell’inerzia delle Amministrazioni comunali precedenti a quella di Sagliocco, le aree sono state definitivamente sottratte alla disponibilità.
L’attività posta in essere dalla Guardia di Finanza di Aversa aveva inizialmente fatto emergere, a seguito di sopralluoghi, che il 73% degli standard ricadenti nel territorio comunale aversano di fatto sono irregolarmente occupati da privati. L’analisi dei documenti acquisiti aveva evidenziato come solo dal 2003 l’Amministrazione comunale ha cominciato ad interessarsi delle aree standard di sua proprietà effettuando un primo censimento, giungendo poi nel 2006 all’elaborazione di un apposito regolamento comunale per disciplinare la materia, comunque mai adottato.
L’inchiesta contabile vede coinvolti quali presunti responsabili del danno erariale alle finanze comunali quantificato in circa 1,5 mil. di euro, l’ex Sindaco (pro-tempore) Domenico Ciaramella, i due dirigenti (pro-tempore) dell’Area Tecnica del Comune normanno (Ing. Gennaro Pitocchi e Arch. Elio Florio), il dirigente (pro-tempore) dell’Ufficio patrimonio dell’Ente locale (Claudio Pirone).
E’ significativo evidenziare che l’attività d’indagine posta in essere aveva consentito all’Amministrazione comunale di riappropriarsi di porzioni di territorio indebitamente occupate ed ora restituite alla cittadinanza. Il controllo della spesa pubblica attuato dalla Guardia di Finanza e dalla Corte dei Conti, contrastando truffe, abusi e sprechi, favorisce migliori e sempre maggiori servizi alla collettività.
Va precisato che l’ing. Pitocchi,il cui figlio è sposato con la nipote dell’ex boss Antonio Iovine, di cui abbiamo già scritto, è stato al centro di numerose inchieste giudiziarie, sempre in merito agli appalti, per i ruoli affidatigli presso diversi Comuni, con il ruolo di dirigente, vedi il caso di Marano, e l’inchiesta Area PIP, dove vi è coinvolto anche Cesaro, ma abbiamo scoperto anche che lo stesso avrebbe fatto danni anche negli altri comuni dell’agro aversano. Infatti, come da documento che pubblichiamo, l’ex sindaco di Gricignano D’Aversa, Andrea Moretti, emette una delibera di Giunta, in cui si da incarico ad un avvocato per il recupero del credito da Pitocchi, per aver percepito indebitamente stipendi, questo a seguito di una sentenza di condanna della Corte dei Conti del 2015.
Inoltre durante la relazione annuale del Presidente della Corte dei Conti è emerso una situazione di grave di danno erariale per mala gestio, infatti è emerso che “Comune di Aversa vi è un Danno da euro 1.193.546,43 – Citati in giudizio dirigenti ed amministratori per mala gestio del patrimonio immobiliare del comune con particolare riferimento agli “standards urbanistici”- aree da destinare obbligatoriamente a spazi pubblici e ad uso della collettività. Questa nuova indagine della Procura ha avuto immediati riflessi nella qualità della vita dei cittadini poiché sono state restituite quelle numerose aree pubbliche occupate da privati, consentendone l’effettiva destinazione a pubblico servizio.”
“Comune di Aversa – Danno: euro 274.636,70 Citazione sempre connotata da un profilo di mala gestio – disinteresse nei confronti della corretta gestione del patrimonio comunale (rilevanti porzioni di terreno abusivamente occupate per anni).”