S.MARIA C.V. Raccapricciante. Ragazzina con le cuffie nelle orecchie attraversa i binari e scansa la morte solo per miracolo
8 Maggio 2019 - 20:13
SANTA MARIA CAPUA VETERE – (g.g.) Coincidenze? Fortuna che riscatta la sfortuna? Disegno divino? Certo è che fanno rabbrividire la similitudine che diventa quasi sovrapposizione e la scrittura di un copione che differisce solo per il suo epilogo.
15 agosto 2016: la 36enne Silham Laarach, italiana, originaria del Marocco, attraversa i binari, a piedi, al passaggio a livello che si trova a poca distanza dalla stazione di Santa Maria Capua Vetere. Nelle orecchie, le cuffiette che sparano musica assordante a pieni decibel. Un attimo, e quella vita si spezza. Un treno la travolge e la uccide.
8 maggio 2019: una ragazzina tra i 15 e i 16 anni attraversa lo stesso binario, probabilmente in un passaggio a livello parallelo, quello di via Napoli. Nelle orecchie, anche lei, queste cuffiette maledette. Il treno, stavolta, procede lentamente perchè deve fermarsi a pochi metri di distanza, nella stazione sammaritana.
Mette in funzione il suo segnale acustico che poi procede a distesa. Ma quella ragazza non sente. Riesce a passare solo perchè quel treno va piano e perchè la coincidenza, la variabile casuale del destino o un disegno divino, decidono che in quel momento non debba transitare un treno veloce, non destinato a fermarsi in stazione, come capita, invece, sovente, durante la giornata.
Il tutto avviene davanti agli occhi terrorizzati degli automobilisti che sono fermi al passaggio a livello. Qualcuno suona furiosamente il clacson, qualcun’altro urla. Ma quelle cuffiette hanno totalmente staccato dal mondo la ragazzina.
Il racconto preciso trova spazio su facebook e contiene anche un ultimo dettaglio che intristisce: quando quel treno è passato, dei padri e delle madri, che vedevano in lei una propria figlia, erano già saltati letteralmente fuori dalle auto. Ancora impauriti, hanno redarguito la ragazzina, che, come se nulla fosse successo, del tutto indifferente, ha proseguito il suo cammino.
A questo punto, occorrerebbe mettersi a ragionare pesantemente, forse noiosamente sulla percezione, sulla considerazione, sulla conoscenza stessa del senso della vita, da parte delle generazioni più giovani. Ma tutto sommato è inutile. Accontentiamoci che il destino, la coincidenza o un disegno divino abbiano deciso che oggi Santa Maria Capua Vetere non dovesse rivivere la stessa tragedia di tre anni fa.
QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DEL POST PUBBLICATO SU FACEBOOK