DELITTO CARBONE. Il boss Salvatore Belforte sarà processato in videoconferenza con il rito abbreviato
13 Giugno 2019 - 16:21
MARCIANISE- (Tina Palomba) Questa mattina, è arrivato di nuovo in carne ed ossa, in tribunale all’udienza preliminare, dinanzi al gup Ivana Salvatore del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ma sarà per l’ultima volta.
Il boss Salvatore Belforte, infatti, dalla prossima udienza per il delitto di Orlando Carbone, sarà processato in videoconferenza così come richiesto dalla difesa, avvocato Salvatore Piccolo. Inoltre, è stata accettata dal gup la richiesta di rito abbreviato.
Quindi il procedimento per Belforte, precedente al 1992, seguirà il vecchio rito. Rito alternativo, con sconto di un terzo della pena non consentito invece con la recente legge, proprio per i delitti di mafia. Soprattutto è stata accordata la videoconferenza che si celebrerà a novembre, non perché Salvatore Belforte è un ex collaboratore di giustizia (quindi per salvaguardare la sua incolumità) o tanto meno per i suoi problemi di salute (Salvatore Belforte è arrivato dal gup con la sedia a rotelle), ma perché Belforte è stato condannato in passato con l’art.7 per reati mafiosi.
Carbone, secondo l’accusa, fu ucciso dal clan dei Mazzacane, insieme allo zio, 20 anni fa, perché testimoni scomodi e inaffidabili, dopo la famosa strage di S. Martino. Il cadavere di Carbone è stato fatto ritrovare proprio da Salvatore Belforte, nel periodo della sua collaborazione; quello dello zio Tammariello non è mai stato trovato perché forse sciolto nell’acidio.