TUTTI I NOMI. Le nomine ufficiali e i trasferimenti dei presidi nelle scuole casertane. De Profundis ufficiale per la “Lorenzini” e la “Dante Alighieri”
15 Luglio 2019 - 19:04
CASERTA – Il verdetto temuto e, tutto sommato, atteso: ora è anche ufficiale, Caserta capoluogo perde l’autonomia di due scuole.
Si tratta della “Dante Alighieri” e della “Lorenzini“.
La pubblicazione degli elenchi che certificano e cristallizzano l’assegnazione delle sedi ai dirigenti scolastici e che considerano anche i riscontri alle richieste di mobilità regionale e interregionale chiude definitivamente la partita sulla vicenda molto dibattuta in quest’ultimo mese.
Siccome l’Italia è un paese particolarissimo in cui, soprattutto nella pubblica amministrazione, la meritocrazia è un concetto applicato con molta elasticità, le due dirigenti delle scuole bocciate Menditto e Cuccaro, non faranno un passaggio ai box, a scopo di messa a punto, un anno sabbatico in cui, fermo restando il riconoscimento dello stipendio base, l’amministrazione le valuti con calma, le rimetta in sesto, cercando di comprendere se ci siano stati e quali siano stati gli errori compiuti. Al contrario, dal 1 settembre diventeranno dirigenti in altre scuole.
Mariachiara Menditto (dalla “Dante Alighieri”) andrà, infatti, a dirigere l’istituto tecnico economico e tecnologico “Federico II” di Capua, mentre Angela Cuccaro (dalla “Lorenzini”) sarà la nuova dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Cancello Arnone.
Il che, associato al fatto che si tratta di una scuola intitolata ad Ugo Foscolo, speriamo non coincida con una una nuova sepoltura.
Sempre per quanto riguarda Caserta, il liceo artistico con sede a San Leucio e sezione distaccata nell’ex Saint Gobain, sarà diretto da Immacolata Nespoli, reduce dall’esperienza dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini di Santa Maria Capua Vetere e che prenderà il posto del preside Antonio Fusco, andato in pensione.
Alla citata scuola sammaritana arriverà invece Fabiola Del Deo, in mobilità regionale dall’Ic “Europa Unita” di Afragola.
Tornando alla dolorosa amputazione delle due scuole storiche di Caserta, non è possibile ancora declinare le generalità di chi ricoprirà gli incarichi di reggenza, visto che bisognerà aspettare la cosiddetta “messa a disposizione dei dirigenti.”
In parole povere, un preside o una preside in carica in una scuola campana dovrà farsi carico volontariamente anche della ripresa della “Dante Alighieri” e della “Lorenzini”.
Abbiamo citato solo qualche esempio relativo alle molte attribuzioni di incarico dirigenziale.
Chi è interessato ad avere un quadro d’insieme, ma, allo stesso tempo, anche dettagliato, può consultare il già citato elenco. Contiene una lunga narrativa di introduzione che, normalmente e con piena ragione, nessuno o pochissimi leggono sui documenti amministrativi per evitare di rincitrullirsi e poi di annegare nel burocratese estremo.
Però, al di la della cornice normativa riguardante le moblità regionale ed interregionale, al di la del diritto acquisito da quei presidi, reduci dalla vittoria in tribunale di cause da loro intentate, e dunque riassorbiti in Campania, qualcosa di interessante c’è sugli elementi di discrezionalità che hanno guidato anche stavolta le mosse, sempre molto sicure, della dirigente dell’Ufficio scolastico Regionale per la Campania Luisa Franzese, la quale, grazie alla sua esperienza, riesce sempre a venire a capo di situazioni complicate, camminando con molta abilità su un campo minato, com’è senz’altro definibile, il sistema scolastico della Campania.
Spunti interessanti che vanno letti se uno effettivamente vuol capire realmente cosa stia succedendo in questi giorni.
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