S.MARIA C.V. Ora è ufficiale: la componente del Pd del sindaco Antonio Mirra si è accordata. LA LEGA E FORZA ITALIA entrano formalmente con due assessori in maggioranza
2 Agosto 2019 - 12:08
SANTA MARIA CAPUA VETERE – (g.g.) Se abbiamo capito bene, Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, ha nominato due nuovi assessori. Uno, Gerardo Di Vilio che corona così il suo obiettivo, coltivato dal tempo delle elezioni comunali in cui appoggiò, attraverso una lista, alla cui costruzione contribuì, Antonio Mirra; la seconda, quota rosa, di cui ancora non si conoscono le generalità (si parla di Floriana Iannone, attuale consulente al marketing territoriale o di Stefania Gagliardi, già in forza nel Nucleo di Valutazione).
Gerardo Di Vilio è stato indicato dalla consigliera comunale di Forza Italia, Stefania Viscardo. Dire che Stefania Viscardo è una consigliera comunale di Forza Italia, significa tentare, da parte nostra, quand’anche inutilmente, di aiutare persone come la Viscardo, ma lo stesso discorso varrà poi anche per Salvatore Mastroianni, a recuperare qualche brandello di dignità politica, provando a convincerla del fatto che essere stata eletta in una lista civica rappresenta un dato di fatto incontrovertibile ma che, nel momento in cui lei, da tempo incardinata nella segreteria del consigliere regionale, nonchè vice coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Grimaldi,
Se questo vale per Gerardo Di Vilio e per Stefania Viscardo, vale ancor di più per la nuova assessora indicata da Salvatore Mastroianni. Qui non stiamo parlando, l’abbiamo già scritto in un paio di occasioni ultimamente, di un semplice e nuovo supporter della Lega di Matteo Salvini, di un politico il quale non ha profuso un impegno nel partito che, oggi, ampiamente, esprime la maggioranza relativa in Italia.
Se Matroianni fosse solo tale, il suo status di consigliere comunale di maggioranza, eletto in una lista civica, sarebbe sicuramente prevalente rispetto alla passione per la sponda leghista che rappresenterebbe, non essendo accompagnata da un impegno diretto di questo partito, un fatto che potrebbe rimanere confinato fuori dal consiglio comunale di Santa Maria, dove varrebbe quel vincolo civico rispetto ad un sindaco, che sarà anche inviso al Pd locale, ma che dal Pd ha ricevuto cariche importantissime, quali la presidenza dell’Ato delle Acque e, oggi, quella dell’Ato rifiuti, nel quale rappresenta il partito e non se stesso e un gruppo di sindaci trasversali.
Mirra è stato votato dai primi cittadini con la tessera del Partito Democratico. L’hanno fatto perchè i vertici politici dei Democrats e i consiglieri regionali Stefano Graziano e Gennaro Oliviero gliel’hanno chiesto.
Il problema, però, è che Salvatore Mastroianni, non solo non è un privato cittadino che, fuori dall’impegno nel consiglio comunale di Santa Maria, vota Lega; non è solo un piccolo rappresentante locale del partito di Salvini e neppure è un importante rappresentante locale. No, Salvatore Mastroianni è il coordinatore provinciale. Il numero uno. Per cui, ogni suo atto, anche quelli compiuti all’interno del consiglio comunale e dentro alle dinamiche funzionali agli equilibri della maggioranza, impegnano la Lega, senza se e senza ma. Per cui, possiamo dire tranquillamente che oggi Santa Maria Capua Vetere è governata da un’amministrazione formata da uno dei leader di una componente importante del Partito Democratico, cioè Antonio Mirra, anche se ha contro il simbolo del partito, che Stellato difende anche grazie al sostegno fornitogli dall’ex ministro della giustizia, con parenti sammaritani, Andrea Orlando.
Questa componente ufficiale, riconosciuta, del Pd, di quello stesso Pd che formalmente, politicamente ha eletto Antonio Mirra al vertice dell’Ato rifiuti, si allea oggi con due partiti del centrodestra. Prima di tutto, con la Lega, visto che il coordinatore provinciale Salvatore Mastroianni indica il nome di un nuovo assessore, poi con Forza Italia, visto che Stefania Viscardo, che ha politicamente in mano il circolo locale dei berlusconiani, chiede ed ottiene, essendo diventata molto più importante, al pari di Mastroianni, per la sopravvivenza di Mirra, dopo le ultime defezioni nella maggioranza, la nomina di Gerardo Di Vilio.
Tutto qui. Vediamo se qualcuno è in grado di confutare queste nostre tesi. Se lo farà, però, accetteremo il confronto qualora si tratti di argomentazioni serie, in considerazione del fatto che noi ci rompiamo il mazzo a scrivere questi articoli, perchè ci preoccupiamo, forse troppo, di spiegare, nei minimi dettagli, i motivi delle affermazioni contenute nei nostri titoli e lo facciamo soprattutto in segno di rispetto nei confronti delle persone e anche dei politici, e il cui comportamento, naturalmente per quanto riguarda la loro funzione pubblica, valutiamo.