Il clan nelle mani delle mogli dei boss. Lady Buttone libera e a breve pure la moglie di Salvatore Belforte
12 Agosto 2019 - 18:59
MARCIANISE (Tina Palomba) – “Il gruppo camorristico dei Belforte, ben radicato a Marcianise, per gli inquirenti, è attualmente guidato dalle donne del clan“. Ci sono le prove per questa recente affermazione. In tanti procedimenti a carico della criminalità organizzata locale, nel corso degli ultimi anni, è emerso sempre di più un ruolo sempre più attivo delle mogli dei boss. Il loro potere si è radicato sul territorio man mano che i capiclan e la maggior parte dei loro figli sono stati arrestati e molti di loro sono finiti al 41 bis. Nel caso del gruppo dei Mazzacane a maggio scorso è stato arrestato dai carabinieri per una sentenza diventata definitiva, Camillo Belforte, figlio 39enne di Domenico Belforte. capo dell’omonimo clan. La vicenda giudiziaria dove è rimasto coinvolto è quella dei certificati medici falsi redatti dal medico Giuseppe Di Maio su pressione sia sua che e della cognata Carmela Allegretta, 35 anni, Certificati che riguardavano la madre di Camillo,
Maria Buttone, anch’essa con gravi guai giudiziari, ma oggi completamente libera a Marcianise.
Per gli inquirenti è proprio la Buttone, nonostante che sulla sua testa pende una richiesta di condanna all’ergastolo, perché considerata la mandante del delitto di Angela Gentile (la sentenza è prevista per ottobre, si tratta dell’amante del marito fatta scomparire con lupara bianca, per lavare il disonore alla famiglia Belforte dopo la nascita di una figlia dalla coppia di amanti) e nonostante è coinvolta in vari episodi estorsivi (come il pizzo alla famiglia Del Bene) dove è stata di recente rinviata a giudizio è considerata la reggente del clan.
Inoltre non è l’unica donna a dettare leggi in questa terra perché a breve potrebbe essere scarcerata anche la cognata della Buttone. Per fine pena,infatti, dovrà tornare a casa Concetta Zarrillo moglie del boss Salvatore Belforte (ex collaboratore di giustizia) e mamma dell’altro Camillo Belforte oggi attualmente l’unico collaboratore di giustizia della famiglia Mazzacane.
Appartamenti, ville e soldi intestati a teste di legno e le donne continuano ad essere il potere occulto di questa potente organizzazione criminale che un tempo faceva capo al boss Raffaele Cutolo.