CASERTA. Il comune non paga la bolletta telefonica e becca un decreto ingiuntivo. Ma qui è cosa normale

8 Ottobre 2019 - 15:19

CASERTA (red.cro.) – Bollette non pagate, almeno presunte. Questo è il nucleo della querelle intrapresa dalla Vodafone Italia Spa nei confronti del comune di Caserta. La società italiana, filiazione della grande compagnia britannica delle comunicazioni, dichiara di vantare un credito nei confronti dell’ente cittadino per interessi maturati su diverse fatture (2015/2016/2017), legate ad un contratto telefonico tra la stessa Vodafone e il comune. Pensiamo sempre al privo Pinco Pallo, privato, negoziante, dipendente della ditta X che, in caso di una bolletta da 20 mila euro (quasi) sarebbe costretto a dare via la macchina e non solo per mettersi in pari. Ma con la Cosa Pubblica, Caserta è un ottimo esempio, chi dovrebbe avere l’attenzione per l’ufficio per cui lavora, con la diligenza del buon padre di famiglia, fa passare spesso e volentieri tutto in cavaliera. Perché, alla fine, a pagare ci pensa sempre Pantalone.

Per questo motivo, lo scorso 27 luglio, a palazzo Castropignano si sono visti recapitare un decreto ingiuntivo, il provvedimento attraverso il quale il giudice, su richiesta del titolare di un credito, intima al debitore di corrispondere una somma di denaro, rilasciato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere per pagamento della complessiva somma di € 18.309,20. Non una cifra blu, ma se si pensa al motivo, cioè un’utenza telefonica, la somma è astronomica. La versione dell’ente è ovviamente diversa rispetto all’azienda britannica. Secondo quanto scritto dal comune del documento che trovate qui in basso, le fatture poste a base del decreto risultavano riferite ad utenze dismesse dal comune e, tra l’altro, rifiutate sul sistema di interscambio (SDI). Come accade in queste situazioni, il comune di Caserta ha deciso di conferire incarico all’avvocato Lidia Gallo, legale del Comune per proporre opposizione al decreto ingiuntivo arrivato dalla Vodafone.

NEL DETTAGLIO, L’OPPOSIZIONE DEL COMUNE