CASERTA. Scuole in subbuglio: assemblee, ricorsi al Tar contro lo scippo del sindaco Marino sul piano di dimensionamento. La Corvino: “Ha creato scuole di serie A e di serie B”

26 Gennaio 2020 - 16:00

CASERTA – Il blitz, che ha rappresentato indubbiamente il punto più basso dell’amministrazione comunale di Carlo Marino da cui la città di Caserta sta subendo danni inenarrabili, sul piano di dimensionamento scolastico, modificato alle spalle dell’allora assessora alla pubblica amministrazione Mirella Corvino, approfittando di un suo viaggio in Germania dove si era recata per far visita a sua figlia, reca con sè un lungo strascico di guai, di polemiche e di tanto altro ancora.

E’ chiaro che quell’operazione fatta da Marino solo e solamente per accontentare un consigliere comunale, cioè il pd Andrea Boccagna, anzi per essere precisi la moglie di questi, ha allargato al chiesta degli scontenti. Ci sono scuole, tipo la Lorenzini, che fa questo piano di dimensionamento, ricevono un messaggio di morte visto che inelluttabilmente, se le cose non cambieranno, sono destinate a perdere l’autonomia e dunque la loro storica identità. Assemblee, proteste dei genitori e anche ricorsi al Tar. Ce ne sono almeno un paio in ballo.

Le polemiche, rinfocolatesi in questi giorni, hanno indotto Mirella Corvino, che dopo quella pugnalata alle spalle si dimise, ad intervenire qull’argomento: “Sono convinta – dichiara la Corvino – che compito del sindaco e di tutta l’amministrazione sia quello di agire nei confronti della Collettività come buoni padri di famiglia, negli interessi di tutti, senza fare distinzioni. Il primo piano di dimensionamento – ricorda l’ex assessore – poneva tutti gli istituti nelle stesse condizioni di partenza, recuperandone uno e sistemando quelli che, di li a poco, potevano essere sottodimensionati. La modifica che il sindaco ha effettuato di suo pugno, forse per accontentare qualche consigliere o qualche amico, la trovo scorretta e sleale verso la città e verso gli insegnanti, in quanto ha incrementato alcuni Istituti, mettendo in difficoltà altri, decretando così che a Caserta esistono scuole di serie A e scuole di serie B. Come insegnante e come ex assessore di questa città – conclude la Corvino – sono addolorata e non posso che essere vicina e solidale a quelle scuole che da questo nuovo dimensionamento sono state penalizzate e corrono seri rischi di sottodimensionamento per il prossimo futuro.