CASERTA. “Fatture non pagate”. Il comune batte cassa per 500 mila euro contro la ditta dei rifiuti Di Gennaro

17 Marzo 2020 - 15:00

CASERTA – Il comune di Caserta ha reso noto che la Di Gennaro risulta morosa dei pagamenti di due fatture dal valore di € 295.943,86 del 2017 e € 187.578,69 del 2018, emesse dal Comune di Caserta, per un totale di ‭483.522,55‬ euro.

Ma dove nascono queste due fatture? I comuni, rappresentati dall’Anci, hanno firmato un accordo con il Conai, il Consorzio di imprese private che lavorano nel mondo del riciclo dei rifiuti, per cui i comuni ricevino un corrispettivo per la raccolta differenziata. Questo accordo prevede che le Amministrazioni pubbliche realizzino un adeguato sistema di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e il Conai, attraverso singoli Consorzi di filiera, garantisce il ritiro dei rifiuti raccolti, la corresponsione di adeguati corrispettivi economici e l’avvio al riciclo del materiale raccolto.

Ad avere sottoscritto tale accordo è stato anche il comune di Caserta, c’è scritto sulla determina che potete leggere cliccando in basso, ha delegato la Di Gennaro del patron Giuseppe Di Gennaro, alla firma con il consorzio.

Tale delega nasce perché proprio il comune e la ditta, salita alle luci della ribalta dopo il tristemente memorabile incendio alla sede di raccolta dei rifiuti del 2018 e tutte le conseguenze annesse al rogo, hanno stipulato un contratto per la cessione onerosa degli imballaggi in vetro e metallo, provenienti dalla raccolta differenziata.
Secondo ciò che scrivono da Palazzo Castropignano, la ditta non avrebbe dato risposta al comune, che quindi ha dato mandato all’avvocato comunale Lidia Gallo di attivare le procedure stragiudiziali e giudiziarie per recuperare quasi 500 mila euro dalla Di Gennaro.

 

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