AGGUATO DI CAPODANNO. Dichiarata la morte cerebrale per il 26enne colpito alla testa. Trovata pistola giocattolo, ipotesi depistaggio

4 Gennaio 2024 - 15:18

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Potrebbe essere stato un tentativo di depistaggio l’aver lasciato una pistola automatica, poi rivelatasi una scacciacani, nei pressi il via Giacombi, in località Grattapulci, a pochi metri dagli uffici del giudice di Pace di Santa Maria Capua Vetere.

Un depistaggio per far perdere tempo agli inquirenti e far credere che quella fosse l’arma che ha sparato contro Emanuele Nebbia, ventisettenne del rione IACP, le case popolari della città del foro, ricoverato in fin di vita all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e per il quale è stata dichiarata morte celebrale.

L’ipotesi degli inquirenti, la polizia di Stato di Santa Maria Capua Vetere e la DDA di Napoli, ovvero quella dell’agguato, il tentato omicidio, è corroborata dalle indagini che avrebbero fatto emergere due gruppi che stanno lottando per lo spaccio in città.

Sul movente, secondo quanto abbiamo scoperto noi di CasertaCe, pare sia legata anche degli spari avvenuti l’8 dicembre scorso (leggi qui l’esclusiva).

Una sparatoria che inizialmente pareva essere legata a banali motivi di parcheggio.