ASL CASERTA. GIUSEPPE TARANTINO NUOVO DIRETTORE AMMINISTRATIVO. ATTO II. La super-nomina dopo aver presieduto la commissione del concorso per la grande infornata dei politici

10 Agosto 2022 - 11:47

A stretto giro di posta, torniamo a parlare del nuovo numero uno dell’area amministrativa dell’azienda sanitaria locale di Caserta. Tarantino sicuramente ha passato dei mesi complicati, essendo l’uomo che ha gestito la procedura del concorso più attenzionato dai politici locali negli ultimi anni

CASERTA (g.g.) – Nel precedente articolo (LEGGI QUI), abbiamo raccontato una parte della biografia del nuovo direttore amministrativo dell’Asl di Caserta Giuseppe Tarantino, nominato dal suo predecessore Amedeo Blasotti, divenuto il numero uno della struttura sanitaria della provincia di Caserta. Ne torniamo a parlare, anche perché intorno alla nomina del 54enne di Cicciano emergono interessanti retroscena.

Ricordiamo che, assieme a lui, è stato scelto Enzo Iodice quale nuovo direttore sanitario. L’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere ha lavorato abilmente in questi anni di pandemia, ricevendo anche la nomina a coordinatore Covid team dall’ex direttore generale Ferdinando Russo, e creando quella empatia con Blasotti e Russo i quali lo hanno poi portato all’ambita carica di direttore sanitario.

Non è stato facile per Iodice sedersi su questa poltrona, perché, ad esempio, politici come Giovanni Zannini e Nicola Caputo avevano altri idee. Come è noto, il consigliere regionale Mondragonese puntava su Carmine Lauriello, mentre l’assessore all’agricoltura della Campania spingeva per un ritorno di Arcangelo Correra. E invece a spuntarla è stato Iodice.

Per Tarantino, nuovo direttore amministrativo dell’Asl di Caserta, l’ultimo periodo è stato a dir poco difficile. L’ex capo dell’ufficio Economato ha dovuto gestire una patata bollente, forse la più bollente degli ultimi anni, ovvero presiedere la commissione del concorso che da 34 posti da assegnare, ne ha messi a disposizione poi addirittura 147.

Come scritto in altri articoli da CasertaCe, il concorsone ha visto le graduatorie ad aprirsi per ben tre volte. Una procedura motivata dal bisogno di personale amministrativo nella ASL, così come messo nero su bianco dalla precedente direzione dell’azienda sanitaria locale cioè da Ferdinando Russo, Amedeo Blasotti e dal direttore sanitario Marco De Fazio.

Essere a capo della commissione giudicatrice di questo concorso è stato un passaggio fondamentale per la carriera di Tarantino perché, come abbiamo visto, nella graduatoria finale sono tanti i nomi legati a politici locali che hanno praticamente inondato l’ASL di decine e decine di richieste raccomandazioni quotidiane. Una posizione, quella di Tarantino, a dir poco delicata.

E questo può aver influito sulla nomina a direttore amministrativo? Non possiamo darlo per certo, ma esiste una coincidenza temporale, una consecutio temporale tra la nomina di Tarantino e questo concorso che ci permette di poter dare questa notizia, che rende verosimile questo ragionamento, questa concatenazione di causa-effetto.

E possiamo farlo perché non sarebbe la prima volta che qui da noi, in provincia di Caserta vengono alimentate premiate le capacità di interpretare il rapporto malato che c’è tra la politica e la pubblica amministrazione. Tra una politica e una pubblica amministrazione ricettiva, prona, pronta a diventare poi cinghia di trasmissione della più retrograda, immarcescibile, meridionaloide gestione clientelare del potere delle assunzioni.

Sia chiaro, in Italia le raccomandazioni esistono ovunque. Non c’è un luogo del bel paese che si possa salvare da questo terribile male. Il problema è che qui al Sud, in provincia di Caserta, queste circostanze si ripetono in maniera cronica, endemica, con percentuali vicine al cento per cento.