ASL CASERTA. Blasotti sceglie come nuovo direttore amministrativo l’ex dirigente dell’Economato che ha fatto assumere un amico nelle ambulanze di Cuono Puzone

10 Agosto 2022 - 10:36

Siamo dovuti andare a riprendere un nostro vecchio articolo del 26 marzo 2021 e vi ripubblichiamo uno stralcio dell’ordinanza. Il nome di Giuseppe Tarantino ci aveva fatto venire qualche dubbio, ci sembrava di averlo già letto da qualche parte. Ed infatti il 54enne di Cicciano è citato più volte nell’ordinanza sulla corruzione imperante nella ASL casertana

CASERTA (l.v.r.) – Da qualche ora l’ASL di Caserta ha un nuovo direttore amministrativo. Il direttore generale Amedeo Blasotti ha nominato quello che sarà il suo sostituto nell’incarico che l’uomo di Casoria ha tenuto in mano per oltre 10 anni, prima di diventare numero uno della struttura sanitaria della nostra provincia.

La scelta è ricaduta su Giuseppe Tarantino, ex direttore dell’Unità operativa complessa Gestione Economica Finanziaria dell’Asl di Caserta e originario di Cicciano. Blasotti ha nominato Tarantino in virtù della “competenza, significativa e peculiare esperienza e capacità professionale e personale“. Evidentemente, il fatto di aver lavorato insieme all’ASL, ha convinto il nuovo dg delle capacità del Tarantino.

Ma il cinquantaquattrenne ciccianese solo una vecchia conoscenza di Blasotti, ma anche di questo giornale.

CasertaCe nel marzo 2021 dedicava un articolo (uno dei tanti) alla storia relativa alle operazioni corruttive emerse dalle indagini della procura di Aversa-Napoli Nord, operate secondo l’accusa da Cuono Puzone,

al tempo presidente e legale rappresentante dell’associazione Misericordia di Caivano, assieme a Francesco Della Ventura, dipendente all’ASL di Caserta e Mario Passariello, per aggiudicare il servizio di trasporti 118 della provincia di Caserta pronto alla confraternita caivanese.

Nei mesi successivi all’affidamento della gara alla misericordia di Caivano, Della Ventura era diventato un uomo di totale fiducia per Puzone. Tra i due le telefonate erano frequenti e al dipendente dell’ASL toccava il compito di velocizzare i mandati di pagamento a favore della confraternita. E per questo entra in contatto con il dirigente dell’area finanziaria che aveva sostituito Raffaele Cupito, ovvero proprio Giuseppe Tarantino. È lui ad avere in mano il rilevantissimo potere di dettare i tempi del pagamento delle fatture. Lo sa bene Della Ventura e lo sa anche Cuono Puzone.

Dalle carte dell’ordinanza, che potete leggere in calce all’articolo, emerge come il capo della UOC Gestione Economica Finanziaria avrebbe richiesto ed ottenuto dalla Misericordia di Caivano l’assunzione di un operatore, un certo Giuseppe Nappo, che dovrebbe essere originario proprio di Cicciano, ma questa è una circostanza che non possiamo confermare.

Ad occuparsi dell’assunzione, a fare da intermediario tra la confraternita e la richiesta di Tarantino se ne sarebbe occupato Della Ventura, uomo di fiducia di Puzone (anche la moglie di Della Ventura era assunta nella Misericordia) e contestualmente dipendente dell’ASL Caserta. Tra le altre cose, in un’altra intercettazione captata dagli inquirenti, Giuseppe Tarantino viene definito come “contentissimo“, dopo che Francesco della Ventura consegna “qualcosa” al nuovo direttore del servizio Economico Finanziario. Sempre Della Ventura, nel resoconto che fa a Cuono Puzone dell’incontro con Tarantino spiega che il dirigente gli avrebbe detto: “Franco, qualsiasi cosa serve venite voi e non vi preoccupate“.

Poche settimane dopo questo incontro, proprio dall’ufficio guidato da Giuseppe Tarantino partono due mandati di pagamento, uno dal valore di 213 mila euro per il trasporto infermi, l’altro da 23 mila euro per il personale. Si tratta di liquidazione di prestazioni erogate il mese precedente, cioè nel dicembre 2018, per fatture emesse il 31 dicembre. Poco meno poco più di due settimane dopo, dunque, la confraternita misericordia di Caivano riceve in cassa tutti i soldi del mese appena trascorso. Un altro doppio mandato viene messo a maggio, stesse modalità e stessa cifre, più o meno. Anche in questo caso il pagamento avviene in tempi rapidissimi, rispetto a quelli a cui i fornitori dell’Asl di Caserta sono abituati da decenni.

Per entrambi i mandati di pagamento, inoltre, segnalano gli inquirenti, mancherà il DURC della confraternita, ovvero il documento di relativo alla regolarità contributiva e l’attestazione regolarità dei pagamenti agli enti previdenziali da parte della Misericordia, necessario per farsi liquidare le fatture dalle pubbliche amministrazioni, compiendo quello che sembrerebbe un abuso d’ufficio.

Per questa storia sono indagati Cuono Puzone, Francesco della Ventura e Mario Passariello. Giuseppe Tarantino, invece, non è stato iscritto nel registro degli indagati. Va detto, però, che la sua presenza in questi ampio stralcio dell’ordinanza e quell’assunzione richiesta e ottenuta, secondo le indagini dei carabinieri del Nas di Caserta, destinati dalla procura aversana, destano quantomeno dei dubbi sulla bontà della decisione presa da Blasotti nella nomina come suo sostituto del dirigente originario di Cicciano.

Oltre alla legittimità di una nomina, che qui è presente e non si discute, esiste anche la materia dell’opportunità, dell’attenzione al rispetto di un codice etico, morale, che non pare essere stato seguito pedissequamente da Tarantino.

Se il dirigente ha davvero spinto per ottenere (e ricevere) un’assunzione nella confraternita Misericordia, un fornitore importantissimo dell’ASL Caserta, ovvero l’amministrazione per cui Tarantino lavora all’Economato, ai pagamenti, e questa società tecnicamente di volontariato è forse l’unica azienda per cui la struttura sanitaria casertana ha liquidato fatture in tempi rapidi, è verosimile immaginare che Tarantino abbia avuto una particolare attenzione per le richieste di Della Ventura e di Puzone, senza che questo possa essere ritenuto un reato penalmente perseguibile dalla magistratura?

Resta il fatto che da questa storia la figura di Tarantino non ne esce in maniera propriamente limpida e cristallina. E lo stesso possiamo dire anche dell’ASL Caserta e del suo direttore generale Amedeo Blasotti che, alla terza delibera firmata di suo pugno come nuovo numero uno della struttura sanitaria pubblica della provincia, ha operato già una decisione discutibile.

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