AVERSA. Bancarotta fraudolenta. Assolti i vertici della Banca di credito cooperativo
28 Febbraio 2019 - 18:37
AVERSA (tp) – Bancarotta fraudolenta. Colpo di scena, noti professionisti, che nel 2011 finirono in carcere, sono stati tutti assolti questa mattina dal presidente Stravino, tribunale di Napoli Nord. Nei guai, all’epoca, persino i vertici della Banca di credito cooperativo di Aversa. Agli arresti domiciliari finirono il presidente della banca, Enrico Giuliano; il vicepresidente Cesario Bortone e Claudio Bortone. Questa mattina sono stati tutti assolti. Le accuse hanno dimostrato invalsa la prassi di presentare i soggetti che dovevano beneficiare di aperture di credito a vario titolo come soci, di far loro sottoscrivere azioni di importo irrisorio e di far ratificare prestiti o affidamenti che, in realtà, erano già stati accordati sulla base della presentazione del consigliere che, a sua volta rappresentava in sede assembleare il nuovo socio.
La Bcc di Aversa nacque il 7 novembre del 2006, ma nel febbraio del 2009 la Banca d’Italia, a conclusione di una indagine ispettiva, revocò l’autorizzazione all’attività mettendo in liquidazione la banca. Al suo posto è subentrata la Banca di Sviluppo SpA che, naturalmente, ha assorbito anche le passività accertate. Nel collegio difensivo l’avvocato Mario Griffo.