ANGELO BRANCACCIO. Il neo sindaco Villano gli presenta il conto. La Corte ha condannato lui e i sui uomini a pagare 55 mila euro e…

30 Settembre 2018 - 18:06

ORTA DI ATELLA (l.d.a.) – Il neo sindaco Andrea Villano ha emesso un’importante delibera di Giunta, pochi giorni fa, in cui dispone il conferimento dell’incarico all’avv. Lucia Della Ratta, per il recupero del credito nei confronti di Angelo Brancaccio, ex sindaco di Orta finito in carcere per vari reati, il quale unitamente ad altri tra amministratori comunali e dipendenti, è stato condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale per gli esercizi finanziari relativi agli anni 2012/13 e condannato al pagamento di 12.394 euro, ma non solo. L’ex assessore e vice sindaco Giuseppe Mozzillo, 6.197 euro; gli assessori Eduardo Indaco, Antonio Marroccella, Eleonora Miso, Nicola D’Ambrosio e il presidente del consiglio comunale Raffaele Capasso, tutti condannati al pagamento di 5.572 euro; i consiglieri comunali Massimo Lavino, Stefano Del Prete, Raffaele Elveri e Alfonso Di Giorgio, devono 2.132,00 euro; i responsabili del servizio economico e finanziario del Comune, Enrico Colucci euro 4.056,00 e Salvatore Del Prete 8.112,00 euro.

Il provvedimento della Corte dei Conti stabilisce le sanzioni pecuniarie a carico dei condannati. Per cui l’avvocato dovrà recuperare le somme stabilite dai soggetti debitori per conto dell’ente.

E’ una lunga scia di malefatte contabili, quella compiute dalle amministrazioni comunali atellane. Il comune, per esempio, ha ricevuto anche un invito a dedurre, sempre da parte della Corte dei Conti,per un presunto danno di euro 366.255,51, legato allo sfondamento del patto di stabilità. E pure in questo caso il problema investe la responsabilità di amministratori e consiglieri comunali del tempo.

Nel 2012, la gestione contabile di Angelo Brancaccio aveva innescato allora, su sollecitazione dei consiglieri di minoranza, un’interrogazione parlamentare a firma di Salvatore Piccolo vi fu interrogazione Parlamentare, su proposta di Salvatore Piccolo. In quella interrogazione, oltre a segnalare una modalità, tarata esclusivamente sulla gestione iperclientelare del pubblico danaro, si faceva riferimento anche a quelle che venivano definite “elargizioni di dubbia legittimità, erogate al segretario comunale” e ancora, incarichi legali per 400 mila euro e incarichi tecnici per 150 mila euro più altre consulenze esterne per 160 mila euro.

Si trattò di un vero e proprio atto di accusa che andò a investire anche le assunzioni in categoria D3 (dirigenti) dell’ex sindaco Salvatore Del Prete e del comandante della polizia municipale. Trovò posto anche un incarico tecnico all’ingegnere Claudio Valentino, al tempo inquisito per reati di camorra.

Si può dire, che un primo passo è stato fatto, ma c’è ancora tanto da sanare ad Orta, troppe le vittime di interessi e azioni scellerate sulla pelle di innocenti.

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