CAMORRA & RIFIUTI A MARCIANISE. Ecco perchè Gerardo Doppietta è sparito: Agostino Piccolo Quaqquarone, cognato del fratello disse ai suoi: “Non picchiatelo”
17 Aprile 2022 - 17:57
MARCIANISE – Non avremo mai la controprova visto che l’arresto di Francesco Piccolo, sorpreso in flagranza di reato per detenzione di arma mise fine in pratica al giro largo realizzato da Piccolo insieme al suo complice Gaetano Monica presso molti commercianti anche al cospetto di alcune imprese importanti erogatrici di lavori e servizi pubblici.
Non avremo la controprova sulla riuscita del tentativo molto ambizioso che queste schegge del clan Piccolo posero in essere per reinsediarsi in tutta la piazza di Marcianise andando a rimpiazzare il clan Belforte, per decenni semi monopolista dell’attività criminale delle estorsioni.
Qualche dubbio lo nutriamo, però. Difficile pensare, infatti, che tre persone cioè i citati Francesco Piccolo e Gaetano Monica, più Agostino Piccolo mente dell’iniziativa e redattore di un elenco di attività economiche da abbordare e da mettere sotto estorsione, sarebbero riusciti a ricostituire un sistema camorristico fondato su un capillare sfruttamento della economia locale, magari allargando poi anche i propri orizzonti all’area industriale.
Oltre ad essere arrestato, Francesco è Piccolo, il quale parlava con l’accento casalese essendo lui originario di San Cipriano, poi è anche morto e dunque il problema non si pone più visto e considerato che nell’ordinanza di cui ci stiamo occupando in manette ci sono finiti i “sopravvissuti” e già citati Agostino Piccolo e Gaetano Monica.
Furono tutte estorsioni tentate e non realizzate. Probabilmente in tanti avrebbero cominciato a pagare, ma ben difficilmente in due, una coppia nella quale per altro era attivo anche un piuttosto inesperto e goffo Gaetano Monica sarebbe riuscita a mantenere le posizioni senza correre il rischio di incrociare già da subito l’intervento della legge.
Per cui, in quest’ordinanza, vengono raccontate solo tentate estorsioni. Ieri ci siamo occupati di quella ci cui rimase vittima l’azienda del noto imprenditore di Capodrise, Salvatore Liquori (clicca e leggi
Francesco Piccolo e Gaetano Monica avvicinarono l’operaio Michele Golino. I dettagli dell’incontro li leggete direttamente dallo stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo in calce a questo articolo. Rilevato già da subito, invece, che gli inquirenti ascoltarono su questa vicenda sia il patron di Ecocar Antonio Deodati sia il capocantiere Gerardo Doppietta, una vecchia conoscenza di CasertaCe, effettivamente defilatosi e uscito dai nostri radar da un paio di anni a questa parte e ora abbiamo anche capito il perchè.
Oggi possiamo scrivere quello che già sapevamo, ma che non abbiamo mai scritto perchè riteniamo, da veri garantisti quali siamo, che ogni persona sia responsabile esclusivamente del proprio agire e non deve subire giudizi e valutazioni a priori, basate, magari, sulle sue parentele. Da anni siamo a conoscenza della semi parentela esistente tra Gerardo Doppietta ed Agostino Piccolo, l’esponente del clan dei Quaqqaroni, ripetiamo arrestato nell’ambito dell’ordinanza di cui ci stiamo occupando. Oggi la cosa viene messa nero su bianco in quanto costituisce la base che induce il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli a indagare anche Agostino Piccolo per la tentata estorsione alla Marcianise Servizi. In un’ intercettazione, Francesco Piccolo e Gaetano Monica parlano proprio dell’invito, ricevuto da Agostino Piccolo, a non compiere atti di violenza nei confronti di Gerardo Doppietta. Dalla conversazione citata emerge che quest’ultimo sia il cognato di Agostino Piccolo. Una circostanza che viene, in pratica, assimilata dalla narrazione della Dda e del Tribunale di Napoli. In realtà, non è proprio così anche se l’errore non cambia la sostanza della questione: Agostino Piccolo è, infatti il cognato del fratello di Gerardo Doppietta, visto che sua moglie Raffaella Munno, il cui nome abbiamo già incrociato un paio di volte nel nostro racconto, è la sorella della donna che ha sposato Vincenzo Doppietta che di Gerardo Doppietta è il fratello. Ora, il fatto che Agostino Piccolo si preoccupi del fratello di suo cognato e non direttamente di suo cognato è perfettamente verosimile, anche tenendo conto della centralità che fino a quel periodo Gerardo Doppietta ha avuto degli equilibri sempre complessi, dei rapporti tra l’impresa cioè la Marcianise Servizi, e i suoi dipendenti, non certo soddisfattissimi del trattamento praticato loro dall’azienda della famiglia Diodati, visto e considerato che l’operaio abbordato, cioè Michele Golino, rispondendo all’invito minaccioso, formulatogli da Francesco Piccolo così afferma: “Noi siamo dei semplici miserabili”. E ancora: “Noi siamo dei semplici miserabili”. Questo per dire che le minacce andavano formulate a chi comandava nell’impresa non certo agli operai . Michele Golino, com’è facile immaginare, ha negato tutto. Anzi ha parlato di un colloquio avuto con una persona che ha definito gentile. Per quanto riguarda, infine, Agostino Piccolo, se la raccomandazione, formulata a Gaetano Monica e a Francesco Piccolo affinchè non doppiassero Gerardo Doppietta, da loro per altro già avvicinato in precedenza, quando non sapevano che non si trattasse di un intraneo alla famiglia di Agostino Piccolo , precisamente a cavalo tra la fin dell’anno 20918 e l’inizio dell’anno 2019, allorquando proprio Gaetano Monica, spostando il giubbino che indossava gli mostrò la pistola in modo da rendere come lo stesso doppietta ha dichiarato agli inquirenti che lo interrogavano, più credibile la richiesta estorsiva , dicevamo se questa raccomandazione di agostino piccolo non è sufficiente per il giudice per ritenerlo correo nella vicenda in questione, nessun dubbio esiste, al contrario, su un suo coinvolgimento nel momento in cui viene verificato che nell’elenco, redatto , ripetiamo, da agostino piccolo, di un attività da sottoporre al ricatto estorsivo c’era anche la Marcianise Servizi.