CASERTA. Abbattimento in via Vico, Italia Nostra: “Uno spazio da vivere più che da riempire”

15 Ottobre 2022 - 17:34

Caserta (pasman) – Chi segue il nostro giornale sa che sull’abbattimento ormai completato del palazzo dato per pericolante di piazza Correra, a cui abbiamo dedicato due approfondimenti ospitando il qualificato parere dell’architetto Maria Carmela Caiola (questi i link del primo e secondo articolo), abbiamo detto il peggio possibile. E non certo per malevolenza, ma per il suo carattere chiaramente aberrante perché apertamente irrispettoso, a dir poco, dei più attuali canoni urbanistici, anche di livello europeo, posti a tutela dei centri storici cittadini. Ed anche, siamo convinti, delle finalità che dovrebbero ispirare i piani di recupero stessi in vigore per il capoluogo.

Alle dichiarazioni di queste ore di un gongolante Emiliano Casale, vicesindaco della città con delega alla Notte (? sic!)ed alla Viabilità, che ha plaudito alla imminente conclusione dell’intervento edilizio ed alla prossima ed oggi avvenuta apertura di via Vico, chiusa al passaggio anche pedonale a causa dei lavori, ha fatto da riscontro il comunicato stampa, che pubblichiamo, della sezione casertana di Italia Nostra a firma della presidente Maria Rosaria Iacono, puntualmente attenta alla tutela del nostro territorio.

ALCUNE IMMAGINI DEL CANTIERE CON I LAVORI ORMAI CONLCUSI

 

ALCUNI EDIFICI CONFINANTI CON IL PALAZZO ABBATTUTO IN PIAZZA CORRERA. IN PARTICOLARE LA CAPPELLA SETTECENTESCA DEL VICOLO DELLA RATTA. IN STATO DI COLPEVOLE ABBANDONO, SARANNO I PROSSIMA A CADERE, PER SUPPOSTE RAGIONI DI SICUREZZA? SIAMO DAVANTI AD UNA STRATEGIA?

La Iacono, con una valutazione ineccepibile sotto il profilo sia urbanistico che storico, oltre a deprecare questo ennesimo abbattimento, osserva condivisibilmente – come CasertaCe.net stesso ha affermato nei suoi due articoli citati – che “l’abbattimento del palazzo a via Vico con la creazione di uno spazio “vuoto” o meglio “libero”, uno spazio da vivere più che da riempire, potrebbe offrire una possibilità di socialità e una migliore vivibilità a un tessuto urbano densamente edificato”.

E, chiamando in causa l’amministrazione comunale, crede che essa “potrebbe considerare le possibili funzioni pubbliche dello spazio – aree verdi, aree fitness ecc. – privilegiando comunque soluzioni che non prevedano nuovi volumi ”.

Per concludere, avendo a cuore quell’interesse pubblico che a palazzo Castropignano non sanno neppure cosa sia, che non sarebbe un’utopia “ perché accade già in molte città italiane che hanno a cuore la salvaguardia della storia urbanistica e il benessere dei cittadini”.

Già, in molte altre città, ma non qui.

Il rendering di quello che sarà il nuovo palazzo

Purtroppo  la presidente Iacono e noi stessi ci dobbiamo disilludere perché i giochi sono già fatti. Il vicesindaco Casale, con le dichiarazioni di cui abbiamo detto, ha anche divulgato il rendering del nuovo edificio che, maggiorato persino, prenderà il posto di quello abbattuto.

QUESTA SCHERMATA E’ TRATTA DALL’ALBO PRETORIO, ALLA SEZIONE “PREMESSI A COSTRUIRE”, CHE, PER LA GENERICITÀ CON CUI E’ IMPOSTATA, RENDE ARDUA OGNI RICERCA, FRUSTANDO LA FINALITÀ DI ASSICURARE LA PUBBLICITA’ DEGLI ATTI

A questo punto non ci resta che rivolgere a lui una preghiera, in considerazione della sua delega alla notte, per la quale supponiamo abbia sviluppato l’attitudine a veder chiaro nell’oscurità. Illuminando un poco il buio abissale dell’albo pretorio, ci dica quale sia il permesso di costruire che è stato rilasciato, perché siamo stati nell’impossibilità di trovarlo. Grazie in anticipo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL COMUNICATO STAMPA DI ITALIA NOSTRA