CASERTA. Poliziotti feriti dai ladri nel colpo alla Deutsche Bank. Il sindacato SIULP alza la voce sul ministro Piantedosi: UNA NOSTRA OPINIONE

22 Marzo 2025 - 19:25

Interviene il nostro collaboratore Pasquale Manzo

Caserta (pm) Come abbiamo dato notizia stamattina (qui), è stata una notte movimentata per gli uomini della Questura. Intorno alle 4 una pattuglia delle Volanti interveniva per un allarme alla Deutsche Bank di via G.M. Bosco, dove una banda di scassinatori ne aveva appena sradicata e stava trasportando via la cassa bancomat. Accortisi dell’arrivo delle forze dell’ordine, abbandonando la refurtiva, i malviventi scappavano a bordo dell’autovettura utilizzata per arrivare sul posto, una Audi nera. Circostanza questa che fa ipotizzare che possa trattarsi della c.d. banda dell’Audi nera che da tempo mette a segno colpi in provincia. Il veicolo, inseguito dagli agenti lungo via Botticelli, quando  giungeva in via Settembrini trovava

una seconda volante arrivata di rincalzo con la quale si scontrava frontalmente. Nell’impatto due agenti restavano feriti, pare con fratture. Benché inseguiti a piedi, tanto che uno dei poliziotti riusciva a sfilare il passamontagna ad uno degli inseguiti, i malfattori riuscivano a raggiungere una macchina di complici e a darsi alla fuga. Come abbiamo già riferito, sono in corso le indagini per individuare i delinquenti. Gli agenti coinvolti nell’impatto, soccorsi presso l’ospedale cittadino, per fortuna non sono in gravi condizioni.

A seguito dell’episodio, il SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), uno dei sindacati maggiori del personale della polizia, ha diffuso il comunicato stampa che pubblichiamo in calce a firma del  segretario generale nazionale Felice Romano, peraltro nativo della  provincia di Caserta.

Il documento pone, ancora una volta,  il tema dell’adeguatezza degli organici delle forze dell’ordine in una realtà territoriale difficile come la nostra.

Tuttavia sarebbe utile interrogarsi, senza pregiudiziali ideologiche che fanno gridare all’autoritarismo di stato per ogni misura di polizia che viene introdotta, sulla adeguatezza  degli strumenti giuridici esistenti per rispondere alla criminalità specie minore ed agli illeciti diffusi.

Manca del tutto una riflessione sulla necessità di rivalutare il ruolo dell’autorità di pubblica sicurezza che è il questore, affidandogli misure estese per la prevenzione e repressione tempestive delle condotte illegali più ricorrenti e più diffuse, senza che ogni cosa debba finire, come avviene ora, all’autorità giudiziaria con i suoi tempi necessariamente non brevi.