CASERTA. La LIPU chiede un incontro ai commissari straordinari sul tema urgente del verde urbano con il nodo irrisolto del Macrico.

27 Maggio 2025 - 17:03

Caserta (pm) La LIPU casertana, che si distingue, con la presidenza dell’agronomo Matteo Palmisani, per iniziative di volontariato e manifestazioni di sensibilizzazione ai temi ecologici senza condizionamenti o reverenze politiche (ricordiamo che ha avuto a definire il sindaco Marino l’Attila del verde per la sua ostinata ed immotivata contrarietà all’istituzione di una indispensabile consulta comunale permanente per la gestione del patrimonio arboreo della città) ha diramato il comunicato stampa che appresso volentieri pubblichiamo.  Con esso dà notizia che chiederà un incontro alla commissione straordinaria del comune  per rappresentare le necessità ambientali del capoluogo, anche alla luce dell’ultimo posto che esso ha, nella graduatoria nazionale, per indice del clima (sotto, un estratto della posizione di Caserta nella ultima graduatoria climatica stilata dal Sole24 Ore). Posizione deteriore che Caserta

occupa a causa dell’inquinamento atmosferico, il surriscaldamento urbano ed il fenomeno diffuso di cui soffre nelle estati delle c.d. isole di calore.

Fattori, questi, che sono conseguenza della totale assenza di azioni di mitigazione, come sarebbero quella della cospicua maggiorazione di alberi e piante nei diversi quartieri, il cosiddetto depaving (ossia la depavimentazione di cemento ed asfalto per il ripristino del terreno naturale) nonché la riqualificazione ambientale dell’abitato, unita al veto di nuove costruzioni. La città, in sintesi, paga ora il prezzo della connivenza totale, nei decenni, degli amministratori comunali con la lobby dei costruttori, che hanno potuto fare quello che hanno voluto. Peraltro incontrastata per il sostanziale letargo delle autorità di controllo, dalla magistratura alla stessa soprintendenza ai beni culturali, nonostante le aperte denunce di abusi e irregolarità che il territorio, per vero, ha sempre espresso,  se lo si fosse voluto ascoltare. Con responsabilità certamente maggiori nel quasi decennio di governo del sindaco Marino, posto che per il passato la sensibilità a tali temi della vivibilità era certamente minore. Per l’arricchimento degli oligarchi casertani del cemento, in buona sostanza, la città soffre oggi il clima peggiore e tra i più insalubri del Paese.

Qui, se i signori commissari metteranno mano a tutta questa materia ed intenderanno tracciare le linee per una reale ed indispensabile conversione verde della città, ci sentiamo di esprimere loro un caveat sul Macrico, l’ultimo polmone verde della città. A dispetto dei proclami di ecologismo integrale che predica, la proprietà vorrebbe costruirvi per “appena” 500mila metri cubi per l’appiglio offerto da una serie di ruderi militari che, per peripezie varie sulle quali potranno documentarsi, sarebbero tutelati da vincolo culturale. Quello, invece, non apposto a molti dei palazzi storici del centro urbano, tanti dei quali abbattuti senza remissione alcuna.  In tale prospettiva, benché l’area non abbia ancora una congrua destinazione urbanistica, la stessa proprietà ha ricevuto ingenti finanziamenti regionali e per propagandare il suo progetto edificatorio e vi va organizzando sistematicamente iniziative di diverso carattere con autorizzazioni non sappiamo quanto condivisibili data l’attuale classificazione del terreno come zona militare dismessa, a mente dell’art. 32 del vigente P.R.G.

IL LOGO DELLO STORICO COMITATO MACRICO VERDE CHE SI BATTE PER LA FORESTA URBANA NELL’EX AREA MILITARE

Ovviamente, è legittimo che il proprietario persegua i propri interessi, ma loro potranno facilmente appurare che l’aspirazione a che il Macrico divenga una foresta urbana di verde integrale è diffusa in larga parte delle persone, secondo la reale necessità della città.

Tengano conto, inoltre, che il sindaco Marino, mentre in questi anni teneva nel cassetto il PUC, mentre metteva a dormire la petizione popolare del Comitato Macrico Verde forte di oltre 10mila firme che chiedeva la classificazione F2 del compendio terriero, mentre periodicamente se ne usciva con progetti per realizzarvi costruzioni di pretesa utilità pubblica, allorché  il vescovo Lagnese ufficializzò il masterplan di c.d. restaurazione e rigenerazione del Macrico si dichiarò entusiasta dell’idea grandiosa del prelato. Abbiamo sempre pensato e l’abbiamo detto che Marino non avrà creduto alle sue orecchie nel sentire che il piano edilizio vescovile superava di gran lunga ogni sua più rosea previsione. Si dirà che ciò non vuol dire niente. E’ vero. Ma potrebbe anche dire tutto, se gli eventi contano ed hanno un senso.

L’ultimo accenno, a riguardo del comunicato della LIPU, va fatto all’intenzione di approvvigionarsi di piante forestali prodotte dai vivai territoriali della Regione Campania, i quali le assegnano a titolo gratuito agli enti pubblici e ad altre categorie di richiedenti per scopi di interesse pubblico.

A questa facoltà abbiamo anche noi accennato per il passato. Solo che il comune non se n’è mai avvalso, nonostante le economie che avrebbe potuto realizzare, nel segno dello “spendi e spandi”. Ci risulta che, dietro le insistenze delle associazioni “verdi”, uno degli assessori della giunta Marino I° si convinse a fare assegnare alla città un contingente di alberi giovani, con l’impegno di metterli immediatamente a dimora come condizione della consegna. Invece, quello li fece accantonare in un deposito comunale e lì rimasero fino a che non si seccarono e finirono nella spazzatura. E torniamo immancabilmente, anche con questo episodio, alla mancanza assoluta e generale dei controlli negli enti locali.

Speriamo che questa volta vada meglio.

COMUNICATO STAMPA LIPU CASERTA

La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), Sezione di Caserta, impegnata da sempre in difesa dell’ambiente della nostra città  ed in particolare del patrimonio arboreo, preannuncia prossime Iniziative, congiuntamente alla rete di associazioni e movimenti presenti in città . A fronte della infima o inesistente attività  per gli alberi e il verde mostrata dalla Amministrazione ora soggetta a commissariamento (inesistente azione per piantare alberi, tagli immotivati e capitozzature ecc.) gli ambientalisti ora chiedono un  incontro con I commissari del Comune di Caserta . In particolare, si mobilitano per chiedere la possibilità  di piantare alberi nella città  bisognosa di decoro, miglioramento della qualità dell’aria e di temperature più basse.

La LIPU con le altre Associazioni conta di proporre  ai commissari una richiesta di acquisizione di piante a titolo gratuito dai vivai Regionali, dichiarando la disponibilità dei propri volontari a piantare ed a curarle.