CASERTA. L’Ucraina, che una mattina si è svegliata e ha trovato l’invasor, e i troppi se, ma, forse…E Caserta che, come al solito, vive fuori del mondo
18 Luglio 2025 - 18:17

Caserta (pm) – La ottuagenaria “resistenza” italiana, con tutta ragione, continua ad infervorare l’Italia democratica e repubblicana per la capacità che essa ebbe di combattere il nemico a fianco delle forze alleate. Quando oggi, invece, la resistenza è quella ucraina, in uno scenario simile a quello che fu italiano e forse più grave di un paese libero invaso da una dittatura opprimitrice, per certa parte politica l’Ucraina si deve arrendere, deve cedere al despota russo, in nome di una presunta pace, che non sarebbe davvero tale, ma solo una resa ad un regime che si farebbe ancora più feroce con quel popolo che ha osato resistergli.
E’ questa la ragione, crediamo, per la quale alcuni, nel panorama nazionale, non ci vedono nulla di male che il maestro russo Valerij Giergiev possa dirigere un concerto a Caserta il prossimo 27 luglio nella Reggia nell’ambito della manifestazione Un’Estate da Re. Sta di fatto che, per quanto di riconosciuta fama internazionale, Giergiev non è solo un artista, ma è soprattutto un sodale di Putin,un oligarca. Con il linguaggio del ventennio lo diremmo un gerarca. Appoggia la sua politica bellicistica e di aggressione ed su ciò è diventato un ultra- miliardario con estese proprietà anche nel nostro paese.
Mentre Polonia, Finlandia, Paesi Baltici credono seriamente – non a chiacchiere, ma ripristinando la leva obbligatoria e potenziando i loro eserciti – in una possibile, prossima loro invasione da parte della Russia in conseguenza del suo risorgente imperialismo, in Italia c’è chi – in un irenismo scriteriato, perché è la guerra che ti viene a cercare, tu la voglia o meno – si trastulla con Giergiev discettando sul diritto dell’arte ad esprimersi, ma tralasciando ogni valutazione morale ed umanitaria sull’accettabilità dell’artista per quello in cui lui crede.
Molto diversamente da quanto si pensa generalmente all’estero, come riferisce la corrispondente per l’Europa meridionale e orientale della BBC Sarah
Appunto: una sorta di riabilitazione dell’artista e della guerra di aggressione russa, che De Luca ed il suo coté non vedono. Anzi De Luca rivendica la sua statura di capo di stato regionale che si è sempre battuto per il dialogo tra i popoli. Due supposizioni dell’irrealtà, pensando alla politica estera italiana, alla crudezza degli avvenimenti internazionali ed all’irrilevanza campana in queste faccende.
Ma per il nostro modo di vedere, in questa funesta vicenda risulta dirimente la considerazione di complice che di Gergiev ne ha la vedova Navalny, martire della libertà al pari nei nostri Amendola, Gobetti, Don Minzoni. Dicono niente, questi nomi? E quando l’accademia italiana fu costretta dal fascismo a giurare fedeltà al regime, con la riacquistata libertà non fu tenuta per vile e pavida?
Mentre tutto questo dibattito avviene, Caserta ha poche e pallide reazioni. Che neppure mette conto di appurare. Piuttosto abbiamo voluto raccogliere il pensiero della comunità ucraina casertana attraverso uno dei suoi più autorevoli esponenti, padre Igor Danylchuk, sacerdote di rito cattolico ortodosso che celebra nella chiesa di via San Carlo. Contattato ci ha fatto pervenire lo scritto che riportiamo a conclusione di queste riflessioni. Ricordiamo che la presenza ucraina è tra le più forti tra quelle straniere in Campania (censite oltre 50mila presenze) e nel casertano. Caserta capoluogo ne annovera oltre 1600.

In queste ore corre voce che Gergiev potrebbe rinunciare alla sua esibizione. Se così non fosse si annunciano manifestazioni di protesta contro di lui da parte di numerose associazioni e movimenti politici. Per quanto ci riguarda, a piena ragione. SLAVA UKRAÏNI !
QUESTO IL TESTO DI PADRE IGOR
Carissimi i nostri confratelli di Caserta e di tutta la Campania!
Sono padre Igor, il parroco per gli ucraini a Caserta. Vi volevo chiedere gentilmente il consiglio come prevenire le battaglie imprevedibili prima, durante e dopo il festival “Un’estate da Re” nella Reggia di Caserta il 27 luglio 2025. Sto parlando della partecipazione del propagandista russo e dell’amico di putin – VALERIJ GERGIEV.
Sappiamo molto bene quanti ucraini abitano nella Regione di Campania! Quanti di loro hanno perso i propri genitori, i propri figli, le proprie case e tutto ciò che avevano prima del 24 febbraio 2022!
LORO STARANNO ZITTI??? LORO NON VANNO A DIRE “NO ALLA GUERRA IN UCRAINA!!!”
Sì, che lo faranno! E lo faranno con una forza enorme che proviene dal grido dei loro cuori e dalle voci di loro genitori e figli morti a causa di Putin e a causa dei suoi sostenitori come Valerij Gergiev!!!
CASERTA È LA CITTÀ DI PACE!
Non possiamo permettere che la pace di Caserta sarà distrutta per un motivo molto chiaro: il dolore della guerra va curata e non provocata! Chi può prevedere cosa faranno le mamme, le vedove e gli orfani ucraini ad un sostenitore di Putin?
Preghiamo Dio e la Madonna che gli organizzatori di Festival a Caserta riusciranno a sentire i cuori feriti ucraini e faranno come altri Paesi Europei riguardo a Valerij Gergiev:
1️⃣
In Germania, Gergiev è stato licenziato dalla Filarmonica di Monaco di cui era direttore principale.
2️⃣
Nel Regno Unito, dove era stato direttore principale della London Symphony Orchestra prima di trasferirsi a Monaco, è stato escluso dal Festival di Edimburgo, e anche altre collaborazioni sono state annullate.
3️⃣
Negli Stati Uniti sono stati cancellati un tour e collaborazioni con orchestre americane.
4️⃣
In Francia è stata terminata la sua collaborazione con il Théâtre des Champs-Élysées e con altre istituzioni.
5️⃣
In Canada Gergiev è soggetto a sanzioni personali.
Cosa ha già fatto Putin tramite Valerij Gergiev?
Gergiev è un amico personale del dittatore russo, che ha sostenuto Putin nella sua ascesa al potere fin dall’inizio. Valerij Gergiev ha sempre sostenuto pubblicamente il regime di Putin: ha più volte espresso ammirazione per il presidente russo, lodando la sua politica e il suo impegno a “restaurare la grandezza della Russia”.
1️⃣
“Nel 2008, Gergiev, che è di origine osseta, ha diretto un concerto a Tskhinvali, in Ossezia del Sud — una regione della Georgia allora sotto il controllo militare russo — presentato come un omaggio alle vittime civili della guerra in Georgia.”
2️⃣
Nel 2014 ha plaudito pubblicamente all’annessione della Crimea da parte della Federazione Russa.”
Gergiev ha partecipato diversi eventi dal chiaro significato politico e di sostegno al governo, come il concerto che ha tenuto Mosca in onore delle forze armate russe.
3️⃣
Nel 2016, il direttore si è prestato a un evento artistico-politico funzionale alle alleanze di Mosca con altri regimi dittatoriali.
4️⃣
INTERVISTE DI PUTIN DURANTE I CONCERTI:
Alcune immagini del concerto sono anche state trasmesse dalla televisione russa, interrotte da video di azioni militari dei soldati russi. Lo stesso Putin è intervenuto in video dalla sua residenza nel Mar Nero e ha rivolto un breve messaggio al pubblico del concerto.