CASERTA. Massimo Rossi torna a far politica con FdI. Attacca sulle buche, una di queste “si vendica” e lo manda in ospedale
5 Marzo 2025 - 10:45

Punto si sutura in piena fronte dopo. L’appassionato intervento durante il congresso cittadino del partito della Meloni
CASERTA (g. g) – Massimo Rossi e un’icona della destra casertana.. Non c’è dubbio che abbia incarnato la forma, direbbero oggi,, il concept, ma anche la sostanza di un tipo di militanza che costituisce la grande sconosciuta della politica attuale.
Perché può anche darsi che il tramonto delle ideologie novecentesche abbia trasformato in mero esercizio cultural – storiografico le discussioni su una Destra e una Sinistra che erano tali e non volevano essere diverse, cioè mobili, magmatiche, diciamocela tutta, trasformiste, ma è anche vero che esiste una porzione dell’esperienza politica di un Massimo Rossi e di tutti quelli che hanno deciso di militare e di combattere da Destra per l’affermazione delle proprie idee, pur sapendo di correre il rischio di abbaiare alla luna al tempo del cosiddetto arco costituzionale e della conventio ad excludendum che farebbe un gran bene alla Destra, di oggi, rotolata, fino a rimanerne imprigionata, a partire da Fini – tulliani in poi, nella melassa di un potere, divenuto unico obiettivo, percepito e vissuto come rendita di posizione che, per sua natura, è tesa all’attività di autoconservazione poco o nulla a quella di elaborazione di contenuti, di cui le prassi di governo, ormai prive di idee guida, si sono totalmente svuotate.
Non può non far piacere, almeno a noi, il ritorno alla politica attiva di Massimo Rossi che ha partecipato domenica scorsa al congresso cittadino di Caserta di Fratelli d’Italia, sciorinando anche un intervento molto applaudito in cui ha invitato alla riflessione su una città capoluogo, divenuta motore propulsore di un rinculo di malgoverno, di malessere civile e sociale. Patologie, non a caso, propagatesi nel resto della provincia, in ogni nostro territorio, che diventa ovvio e prevedibile bersaglio epidemico del degrado di Caserta, della città destinata e condannata a svolgere un ruolo guida in questo caso, purtroppo, solo nella propagazione del male.
Massimo Rossi ha parlato con passione domenica scorsa e ha iniettato ossigeno in un. partito che,, a tutti i livelli, ha necessità di diventare meno scontato, meno rituale, affiancando una leader reale, di talento e di cognizione qual è Giorgia Meloni, che la passione ne ha da vendere ed è per questo che ha conquistato tanta gente che mai avrebbe pensato nella vita di votare per un partito della Destra.
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Infine, un sorriso sulla coda di questo articolo: siccome Caserta è governata dal degrado che ostenta se stesso nelle peggiori buche stradali esistenti forse al mondo, tema su cui Massimo Rossi si era soffermato nel suo intervento congressuale, una di queste buche, , individuato un rischio autentico per la sua sopravvivenza,
quello di una passione pulita e non arrivista, che potrebbe finalmente svegliare un senso di cittadinanza in un luogo anestetizzato e atrofizzato, ha reso un vero agguato a Massimo Rossi, il quale, dopo essersi intrattenuto a parlare con alcuni giovani del partito fuori dall’ex hotel Royal, si è letteralmente ribaltato inciampando in una delle voragini che costellano di infamia quella “via maestra”, sadico e beffardo slogan dell’ultima campagna elettorale del sindaco Carlo Marino.
Risultato: corsa al pronto soccorso e diversi punti di sutura applicati per chiudere una seria ferita riportata in piena fronte.
Insomma, la battaglia è iniziata. Sarà di sangue e passione. come quelli già versati domenica scorsa.
E proprio come piace a Massimo Rossi