Con l’amministrazione di Carlo Marino, a CASERTA trionfano le imprese di CASAL DI PRINCIPE E CASAPESENNA. Prima Tuoro e ora Piazza Padre Pio

4 Febbraio 2021 - 18:25

Ecco chi si è aggiudicato un milione e passa di euro – a netto del ribasso. Poche informazioni nella determina di Biondi, mentre è completamente scomparso il verbale di aggiudicazione di Asmel

CASERTA – L’altro ieri abbiamo raccontato delle gare vinte da Ubi MaiorDe.Fo.

dell’ex presidente del consiglio comunale di Casapesenna, Domenico Mimmo Fontana, uomo saldamente legato al carro del PD, al parlamentare napoletano Raffaele Topo, ma soprattutto al “bottone che conta” dei fratelli Raffaele e Marcello De Rosa, il primo già vicesindaco con Fortunato Zagaria, il secondo sindaco nella scorsa consiliatura e anche in questa, per effetto di una vittoria elettorale raggiunta a mani basse, dato che contro di lui non si era presentato nessuno.

Da Fontana a Luigi Russo da Casal di Principe. Mah, noi non l’abbiamo mai incrociato, ma i Russo a Casale sono famiglie importanti e dunque sarà un ottimo imprenditore. La gara d’appalto riguarda i lavori per la villetta comunale di Piazza Padre Pio, che costeggia da un lato via Settembrini e dall’altro lato via Bernini. Compresi gli oneri di sicurezza, parliamo di una base d’asta da 1 milione e 240 mila euro circa. La stazione appaltante è l’Asmel. E a nostro avviso, se la gara la facesse il dirigente comunale Franco Biondi è più tranquillizzante, che è tutto dire.

Nel sito dell’Asmel non c’è il verbale di gara, per cui noi abbiamo trovato una determina del comune di Caserta, con cui il dirigente Biondi ha reso esecutivo, efficace un’aggiudicazione i cui contenuti sono del tutto sconosciuti, visto e considerato che ad oggi, 4 febbraio, ore 17:59, non c’è traccia di un solo verbale dentro al sito istituzionale dell’Asmel. Quindi non possiamo dirvi da chi era formata la commissione. Tutt’altro che un dettaglio, visto e considerato che i casertani sono presenti all’interno. Né possiamo dirvi il numero delle aziende partecipanti e quali punteggi sono stati dati alle stesse per quanto riguarda l’offerta tecnica, migliorativa e per il ribasso sulla base d’asta, oltre che all’offerta sui tempi di attuazione dell’opera. Niente.

Dunque, ci dobbiamo fidare sulla parola e di un’indicazione che non è obbligatoria nelle determine di aggiudicazione definitiva ed esecutiva. E’ Biondi, infatti, a comunicarci che il raggruppamento temporaneo di imprese composta da F.C. Group e la società cooperativa La Cattolica ha offerto un ribasso del 12,5% sulla cifra nuda e cruda di 1 milione e 200 mila euro, circa 200 mila euro, che portano l’importo per i lavori che finirà nelle casse delle due società a 1 milione e 35 mila euro. Sul timing, scrive Biondi – ma non certo la Asmel, la vera centrale appaltante, che le imprese hanno offerto un ribasso sul tempo di realizzazione pari al 40%. Quaranta per cento rispetto a quale base temporale non si sa, poiché Biondi, non avendo l’obbligo di farlo, ha scritto un po’ quello che gli pareva. Ad esempio, scrive il dirigente che il punteggio totale è stato di 92,4/100, comprensivo delle due voci appena citate e di un’altra componente, misteriosissima, dell’offerta tecnica migliorative, che rappresenta il modo con cui le centrali appaltanti controllano, grazie alla discrezionalità garantita da questo tipo di gara, gli esiti degli appalti. Visto e considerato che, di solito, manco a dirlo, chi queste gare le vince, non prevale mai nei punteggi riguardanti il ribasso e l’offerta temporale rispetto agli altri concorrenti, come abbiamo visto ad esempio nell’aggiudicazioni delle già citate gare, per un importo complessivo (compreso ribassi) di 5 milioni di euro per i lavori su Tuoro.

Ovviamente, continueremo a cercare e anche a cercare di capire bene tutte le coordinate e le subordinate di queste due imprese raggruppate tra loro, cioè la F.C. Group, con sede in via Segni, col suo titolare Luigi Russo, e la Società cooperativa La Cattolica, anch’essa localizzata in quel di Casal di Principe, in via Catania.

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