CASERTA. Piazza Sant’Anna: prima il bidone, poi le transenne. Nuovo sprofondamento in città

9 Marzo 2023 - 18:46

Altro che “Strada maestra”: tra buche, fosse e voragini, il capoluogo è disseminato di pericoli.

CASERTA A ben guardare, quando ci si riferisce alle novità riguardanti il rione Acquaviva bisognerebbe parlare non di notizie ma di bollettini. Le notizie provengono da un posto normale. I bollettini dalle zone disastrate. E’ tale è il popoloso rione di là dalla ferrovia, di oltre 20mila residenti stipati in palazzi anonimi ammassati l’uno all’altro, privo di qualsiasi servizio e gravato di una serie infiniti di problematiche. Sorto così nel dopoguerra e trasformato in un sobborgo dormitorio per la cecità politico-amministrativa degli anni ‘70 ed ’80, che consentiva al partito del cemento di fare quello che voleva, negli ultimi decenni è piombato in un sonno istituzionale. Gli abitanti si sono limitati a credere alle promesse o meglio dire alle fandonie del sindaco di turno. E tutti quelli che si sono succeduti, persino incomprensibilmente riconfermati, si sono puntualmente limitati a non fare nulla di nulla. Eccetto, manco a dirlo, il rilascio di nuove licenze edilizie. Persino la chiesa, un tempo attiva sulla scia di un indimenticabile sacerdote che rispondeva al nome di Don Salvatore Izzo, ha subito una sorta di catalessi. Fortunatamente, l’arrivo recente di Don Antonello Giannotti

alla parrocchia Nostra Signora di Lourdes segna l’avvio di nuove iniziative sociali.

Dicevamo dei bollettini. Quello del sottopasso ferroviario, che dopo una chiusura di sei mesi per ristrutturazione subisce alla prima pioggia l’infiltrazione dell’acqua dal soffitto, è tra i più recenti. L’altro riguarda il piano PINQUA, che assegna fondi per la qualità dell’abitare. In un ambito urbano gravemente privo di verde pubblico, le associazioni di volontariato che riuniscono i cittadini del posto scoprono che ben sei milioni di euro sono destinati alla realizzazione di un inutile e dannoso parcheggio interrato, che comporterà il consumo di suolo e l’abbattimento di numerosi alberi del parco l’Oasi dove la struttura sarà realizzata.

L’ultimissimo bollettino concerne il tratto di strada di via Verdi allo sbocco di piazza S.Anna, dove corre una ciclabile perennemente occupata da macchine in sosta vietata ed in condizioni pietose già qualche mese dopo la sua inaugurazione.

Dove da diverso tempo si era aperto un buco, ieri si era formata una pericolosa fossa.

Ora, per un sindaco che aveva come slogan elettorale “La strada maestra”, già è tutto dire.

Ma sostenere, come fa, un fantomatico “modello Caserta” di supposta efficienza della macchina politico-amministrativa e poi assistere a quello che si è visto lo trascina direttamente nel cabaret.

Con i soldi che si stanno buttando a destra e a manca in lavori che nessuno controlla, come primo intervento per porre in sicurezza dallo sprofondamento stradale non è arrivata una solerte squadra tecnica con attrezzature adeguate. Niente affatto. E’ stato collocato in sito un bidone chissà dove raccattato, per fungere da elemento segnaletico ed è stata posta a presidio una pattuglia dei vigili urbani, di quelli di cui si conosce l’esistenza ormai per sola fede poiché non si incontrano pressoché mai. Più tardi sono state sistemate alla meno peggio due transenne legate con nastro bicolore, chissà quanto regolari per il codice della strada, anche perché non abbiamo notata nessuna lanterna per la visibilità notturna. Speriamo che nessuno abbia a farsi male. Stamattina la pavimentazione è stata rattoppata con del bitume, ma è difficile che regga poiché  il cedimento del sottofondo stradale è piuttosto  cospicuo.