CASERTA. REVOCA MACCHIETTA😂😂. Poteri della commissione. Dopo avergli consentito illegalità di ogni tipo, Biondi e Marino tolgono il parcheggio Pollio ai Dresia

14 Ottobre 2024 - 16:52

Ma guarda un po’, da quando si è parlato di un rapporto con la malavita organizzata, i grandi amici del sindaco ai quali è stato concesso di far nascere e morire aziende, in modo da far buttare il mare dei debiti, soprattutto verso il comune, viene annullato il contratto che avrebbe lasciato ai Dresia il parcheggio dell’ex caserma per vent’anni

CASERTA – È difficile non definirla come esilarante la gestione della procedura del project financing presentato dalla Sea Services della famiglia Dresia, nata sulle ceneri di un’alta impresa fallita, la Coop.

Caserta Nuova.

La Sea ha prodotto un progetto per ristrutturare l’area Pollio, che già avevano in mano con un contratto scaduto e prorogato, che avrebbe portato lauti guadagni ai Dresia e una gestione dell’area per 20 anni.

Tutto bellissimo, tutto perfetto e i Dresia hanno ricevuto l’aggiudicazione di questi lavori. Poi, però, c’era qualcosa che non andava: la Sea nel frattempo si era riempita di debiti, il progetto pareva essere carente sul piano delle attrezzature tecniche, le attestazione SOA del personale qualificato e, infine, il colpo di classe: veniva creata un’impresa, Adeka Parking, messa in mano all’ultima della discendenza, quella Katia Cicatiello, figlia di Adelina Dresia, nipote di Giovanni, che doveva sostituire proprio Sea che, in considerazione dei debiti con l’Erario, doveva essere esclusa dalla gara.

Parliamo di una serie di irregolarità in fila che mai hanno interessato Franco Biondi e il padrino politico dei Dresia, ovvero il sindaco Carlo Marino che li ha avuto anche tra i candidati alle elezioni comunali, con Gaetano Scarpato, marito di Adelina Dresia.

Poi, una mattina di giugno, scattano gli arresti nei confronti di Biondi, Massimiliano Marzo, l’iscrizione tra gli indagati di Emiliano Casale, sempre rimasto libero, ed emerge l’inchiesta su una corruzione imperante a Palazzo Castropignano.

L’indagine fa sviluppare un’interdittiva antimafia alla Edil Marzo, società di famiglia dell’ex assessore, e il ministro degli Interni Piantedosi nomina una commissione d’accesso al comune per analizzare il rischio di infiltrazione camorristica.

Carlo Marino non la prende benissimo, commentando la cosa con un post incendiario su Facebook, poi rimosso, ma questo non cancella la sostanza delle cose.

E i commissari iniziano ad indagare proprio sulla famiglia tra le più vicine al sindaco, ovvero i Dresia, imparentati con membri del clan camorristico di Cesa dei Mazzara.

Da qui la famiglia regina dei parcheggi a Caserta finisce in disgrazia per quanto riguarda la Pollio, anche se potrà sempre consolarsi con il parcheggio IV Novembre, quello del Monumento ai caduti e delle cerimonie dello Stato.

Prima l’esilarante lettera del segretario comunale Salvatore Massi che in un giorno di autunno scopre tutte le cose che CasertaCe (ma anche il consigliere di opposizione Raffaele Giovine, va detto) denunciava dal marzo 2022 (CLICCA E LEGGI).

Nelle scorse ore, infine, il dirigente Franco Biondi, a rischio di arresto, potrebbe essere il secondo in quattro mesi, dopo la richiesta di misura cautelare, che verrà decisa con l’interrogatorio davanti al gip di questa settimana, come decreto Nordio prevede, ha annullato il verbale di consegna delle aree ad Adeka Parking per “gravi inadempienze” della ditta, ovviamente non specificate e rimaste ignote.

L’impressione è che queste gravi inadempienze mai sarebbero state sollevate se al comune capoluogo non fosse arrivata una commissione d’accesso che può decidere il destino dell’amministrazione, ovvero il possibile scioglimento per infiltrazione criminale dell’ente. La relazione che i commissari faranno al ministero, che passerà poi al consiglio dei ministri, infatti, sarà la pietra fondante della caduta dell’amministrazione o del suo rimanere in vita.

Attenzione, però, non si tratta della revoca del contratto, bensì l’annullamento della consegna anticipata dei luoghi in attesa di sottoscrivere il contratto, ancora in bilico. Annullata la consegna, ma resta ancora viva l’aggiudicazione ad Adeka Parking, un po’ come avvenne con la storia di Energetikambiente del 2018, quella che vede Carlo Marino sotto processo per aver truccato, insieme ad altri, la maxi gara da 116 milioni di euro per il ciclo dei rifiuti.

Storia chiusa, ma non del tutto. Adeka resta titolare del diritto a firmare il contratto e i Dresia, evidentemente, difficilmente molleranno la presa, con la possibilità di tornare in campo appena la bufera della commissione di accesso sarà passata, ammesso e non concesso che passi davvero. Perché in caso di commissione straordinaria che arrivi a Caserta da Roma che potrebbe tirare fuori tutte le carte sul rapporto comune-Dresia, questi ultimi rischiano di trovarsi in difficoltà.

Subaffidamenti, subappalti, permessi di costruire e mano dura con i Dresia, ai quali era stata concessa ogni cosa. Tutte azioni, comportamenti dell’amministrazione di Carlo Marino che mai avevamo visto fino all’arrivo dei commissari. Quella della Pollio è l’ennesima prova – per noi – che prima il rispetto delle regole era il grande assente a palazzo Castropignano, ed è stato solo il timore, la paura dello scioglimento dell’amministrazione a stravolgere in senso legalitario le azioni di Biondi, Marino e compagnia.

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