CASERTA. Rifiuti: la tesi del sindaco: “Loro non ci fanno scaricare”. Ma non è tutto chiaro

10 Settembre 2018 - 18:22

CASERTA – Negli ultimi giorni il sindaco di Caserta Carlo Marino sta affrontando la questione del mancata raccolta della frazione plastica, vetro e dei rifiuti ingombranti. Una situazione che egli stesso definisce di “emergenza” che avrebbe ripercussioni su scala regionale.

In un’intervista concessa sabato scorso, il primo cittadino casertano, rispondendo alle domande dei propri concittadini ha ribadito la mancata responsabilità della propria amministrazione su ciò che avviene tra le vie di Caserta. Se per il vetro, la mancata raccolta sarebbe da attribuire alla decisione del Consorzio Recupero Vetro di non raccogliere il materiale nella regione Campania, per la frazione plastica e gli ingombranti la crisi sarebbe causata dall’incendio del 25 luglio ai capannoni dello stabilimento di raccolta rifiuti della Di Gennaro Spa. Attualmente, quindi, oltre a Caserta, anche i paesi vesuviani stanno soffrendo questa difficoltà nel conferimento, con montagne di buste di plastica riverse per strada.

Se, ovviamente, un rogo a un a capannone non può essere responsabilità di un’amministrazione, restano dubbi sulla velocità dell’azione di palazzo Castropignano. L’incendio di Pascarola è avvenuto un mese e mezzo fa e sembra poco credibile che tutte le città della provincia scaricassero proprio allo stabilimento della Di Gennaro. Esistono diversi stabilimenti con la stessa vocazione, la raccolta della plastica e dei rifiuti ingombranti, in provincia o in regione che avrebbero accettato il denaro proveniente dalle casse del comune. A questo punto resta il ragionevole dubbio che tale situazione, divenuta emergenziale, potesse essere affrontata prima.

Ancora una volta, dopo il comunicato del 2 settembre, Marino punta il dito contro chi non “non fa scaricare” i rifiuti, senza mai menzionare nomi. Il sindaco non attacca solo “quelli che…” ma se la prende anche con una parte dei suoi concittadini.

Sempre nel suo intervento di sabato, Carlo Marino esprime la sua rabbia verso chi, secondolui, in maniera scandalosa, approfitta dell’emergenza per gettare i rifiuti ingombranti, proprio mentre c’è il blocco della raccolta, chiedendo invece ai casertani di “tenere i rifiuti sul balcone per qualche giorno“. Quindi, da quello che dice il sindaco, ci sarebbero dei cittadini che sfrutterebbero il momento di difficoltà che vive Caserta per “pulire il garage” e, inoltre, circa il 30% dei casertani non pagherebbe la Tari, provocando problemi e disservizi ai contribuenti onesti.

Nel suo racconto dell’emergenza, il sindaco Marino, però, sembra aver dimenticato l’enorme costo dell’impresa che si occupa della raccolta dei rifiuti: la ditta Ecocar, della quale ormai da anni il nostro giornale si occupa costantemente.

Quest’azienda, con il contratto scaduto dal febbraio di quest’anno e che tutt’oggi lavora in proroga, ha un costo non indifferente per le casse comunali e, caso raro, viene pagata mensilmente dal comune per i propri servigi. Un trattamento che dimostra la forza contrattuale dei dirigenti e delle maestranze di questa ditta nei confronti del comune capoluogo.