CASERTA. SCANDALO POLLIO. PARTE 2. La società dei Dresia è pignorata. Ma grazie ad una PEC di Franco Biondi possono prendersi l’appalto con la nuova signora dei parcheggi

29 Giugno 2023 - 13:33

L’atto di pignoramento crediti verso terzi è legato a debiti nei confronti del Fisco, essendo stato attivato dall’Agenzia delle Entrate. Ora capiamo quando l’assessore Emiliano Casale parlò di “problemi burocratici”: una particolare definizione di debito con lo Stato quella utilizzata dal vicesindaco

CASERTA – Torniamo a meno di 48 ore dall’ultimo articolo sulla vicenda relativa all’aggiudicazione a favore della Adeka Parking, società della famiglia Dresia, formalmente guidata dalla figlia di Adelina, l’estetista 22enne Katia Cicatiello, dei lavori per il progetto di riqualificazione e gestione dell’ex caserma Pollio.

Come raccontato altre volte (clicca QUI per leggere l’ultimo focus), a presentare il project financing, ovvero un progetto di opere di interesse pubblico finanziate da un privato, è stata nel 2021 la ex società dei Dresia che si occupava della gestione del parcheggio Pollio, ovvero la Sea Services, il cui amministratore unico è il marito di Adelina Dresia, ovvero, Gaetano Scarpato, candidato con Carlo Marino alle elezioni del 2016 (LEGGI QUI).

Nell’approfondimento di martedì sera vi avevamo spiegato di come, grazie a un colpo di spugna inizialmente inspiegabile, ora più delineato, i Dresia avevano cancellato dal raggruppamento di imprese che per i prossimi vent’anni avranno la gestione della Pollio proprio la Sea Services, ovvero la società proponente del piano.

Andando ad analizzare un po’ la storia recente di questa impresa, si vede che la società intestata a Scarpato ha avuto discrete difficoltà nel pagare. Il comune di Caserta, secondo gli ultimi dati emersi nel maggio 2022, sarebbe creditrice verso la Sea Services di una cifra intorno a 380 mila euro. Da aprile a ottobre 2021, poi, 17 dipendenti sono stati messi in cassa integrazione covid, nonostante il parcheggio fosse in funzione, con i lavoratori in pratica retribuiti dall’Inps. E proprio l’Inps, infine, dovrebbe ricevere somme dalla Sea Services.

Quindi ci sarebbero dei creditori che, con la Sea Services all’interno delle società che opereranno nella Pollio, potrebbero ricevere il pagamento di quanto dovuto, grazie agli introiti derivati dai parcheggi.

Ma questo non succederà e la cosa va spiegata passo passo.

Il 12 dicembre scorso l’Agenzia delle Entrate ha inviato al comune di Caserta la notizia di una procedura esecutiva di atto di pignoramento dei crediti verso terzi nei confronti della Sea Services

Quindi, Dresia deve dei soldi al Fisco. Il Fisco, tramite l’Agenzia delle Entrate, ha attivato il pignoramento dei crediti della Sea Services.

Ma proprio questo atto di pignoramento rischiava di far saltare tutto il progetto. Infatti, come previsto dall’articolo 80, comma 5, lettera B del Codice degli Appalti una tale condizione provoca l’esclusione dalla procedura di appalto dell’operatore economico e il comune quindi deve iniziare la procedura di esclusione delle imprese Adeka, Sea e compagnia, che avevano ormai tra le mani la Pollio.

Siamo a un passo dall’armageddon praticamente. Un investimento da 670 mila euro dei Dresia, con possibili guadagni milionari, bruciato da debiti verso lo Stato.

Alla fine, però, ci pensa il dirigente del comune di Caserta Franco Biondi salvare i Dresia e presumibilmente a condannare a morte i creditori della Sea Services che, senza gli introiti del parcheggio Pollio, si appresta a fare la stessa fine dell’altra società di famiglia che ha preceduto Sea nella gestione dell’area dell’ex caserma, ovvero la Cooperativa Caserta Nuova, spirata in un mesto fallimento.

Il 28 marzo 2023 l’amministrazione comunale – non si specifica il nome del firmatario della nota, ma il responsabile del procedimento è proprio Biondi – invia una PEC nella quale spiega ai Dresia che potranno prendersi i lavori e la gestione ventennale della Pollio, cioè la procedura di esclusione può essere fermata: “qualora sia manifesta la volontà dello stesso di procedere alla riorganizzazione del proprio assetto interno“. In pratica, cacciate la debitrice Sea Services e andiamo avanti.

A meno di 24 ore di distanza, sorprendentemente, inaspettatamente, con una pec del 29 marzo, “la RTI Adeka Parking S.r.l. comunica la riorganizzazione del proprio assetto societario escludendo dal Raggruppamento la Società Sea Services S.r.l., come è segnalato nel documento di aggiudicazione con efficacia del progetto che vi (ri)pubblichiamo alla fine di questo articolo.

E quindi termina così questa storia. I Dresia avranno il parcheggio Pollio per vent’anni, guadagnano milioni di euro tra soste di auto e attività connesse come ristoranti e non solo, il sindaco Carlo Marino sarà sicuramente soddisfatto di veder trionfare una famiglia che elettoralmente è da sempre al suo fianco, il dirigente Biondi passerà alla storia come l’uomo che con una PEC ha salvato il progetto (privato) da milioni di euro.

E i debitori di Sea Services, tra cui il comune e il Fisco, quindi i contribuenti, i casertani? Loro (ovvero noi) ora possono solo pregare e sperare.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO DEL COMUNE DI CASERTA