CASERTA. Via Battisti, terra di nessuno nella città della legge del Menga…
26 Marzo 2025 - 18:27

Caserta (pm) – Torniamo su via Battisti, del cui degrado avevamo parlato proprio di recente, per dire che alcuni residenti ci hanno nuovamente scritto segnalando che la situazione peggiora a vista d’occhio, se possibile. Ci troviamo, per intenderci, nel pieno centro storico e turistico della città, strada obbligata per la marea di persone che arrivano quotidianamente in città con il treno, pendolari e visitatori. Ciò che dà la misura di quello che può essere, in termini di abbandono e di degrado, per il resto del capoluogo.
Ma stiamo dicendo cose trite e ritrite. Piuttosto ci dispiace che i lettori che ci si sono rivolti ancora siano apparsi in parte delusi. Forse speravano che il nostro intervento, con la notizia resa pubblica, potesse smuovere qualcosa. Purtroppo sappiamo da tempo che a palazzo Castropignano, presi sempre da altre cose, siano esse le continue campagne elettorali siano gli appalti siano le strategie di posizionamento politico sia la convegnistica sterile, pensano che a tali questioni debbano provvedere dirigenti ed uffici. La cui incapacità amministrativa è, però, proverbiale. Chissà se la commissione d’accesso abbia esteso le sue valutazioni anche ad essa, perché non è certo di secondario momento. Chi conosce le vicende più remote della città sa bene che c’è una cultura interna agli uffici piuttosto autoreferenziale, scapigliata. Che dire del fatto che persino i consiglieri comunali non ci possono ad ottenerne atti e documenti per esercitare il loro mandato. E non risulta che il segretario comunale e la locale prefettura esercitino la debita vigilanza che loro compete sul buono andamento degli enti territoriali. E che c’è stato un tempo in cui studi tecnici e studi professionali non ottenevano incarichi comunali o riscontro alle pratiche seguite se non con la mediazione
Ne scriviamo, dunque, non perché confidiamo principalmente negli interventi necessari, ma per dovere di cronaca. Affinché il Pierino di turno non possa dire un domani, con l’improntitudine che non fa mai difetto alla classe politica nostrana, di aver amministrato con eccellenza.

Dunque, sarà forse il bel tempo incipiente, sta di fatto che ci dicono e ci documentano, con foto e video, che le presenze nella strada dei barboni e la loro caciara si va accrescendo. Dal numero dei materassi che ci sono sotto i porticati si capisce che più di uno si deve essere trasferito sul posto e siamo quasi alla “comune” a giudicare dalle bottiglie di birra, vino e liquori sparse ovunque, dallo sporco e dal puzzo che si avverte, che viene definito nauseabondo perché un misto di urina e di vomito e dai ripetuti alterchi che avvengono. Qui davvero non si capisce che cosa deve avvenire per intervenire. Se si pensa che i bivacchi in questa forma primitiva sino tollerabili lo si dica ed amen. Altrimenti, chi ne ha l’autorità, veda che cosa deve fare e senza i pietismi inesistenti che fanno comodo. I casertani pagano e mantengono, con le loro tasse ai livelli massimi, tutto un apparato sociale ed assistenziale che deve, dicesi deve, funzionare! Non è così quando l’ausiliario della sosta appioppa la multa alla macchina che ha parcheggiato senza pagare la tariffa, indifferente al motivo ed hai voglia che glielo stai a spiegare?
Sabato si sono aggiunti anche degli atti di vandalismo, con uno degli abitanti a cui per la terza volta in pochi mesi hanno divelto lo specchietto laterale della macchina, che parcheggia in strada negli stalli per i residenti pagando un abbonamento annuale non proprio gratuito. Certo che fatti simili avvengano nella zona più sensibile del capoluogo per la presenza di tutti gli organi istituzionali e di governo dice tutto del grado di sicurezza della città. Qualche movimento di difesa dei cittadini può farci sapere se il comune può essere chiamato a rispondere di tale tipo di danni per carente vigilanza urbana.