CASTEL VOLTURNO. Ecco cosa pensiamo (per il momento) della polemica sul Parco Oasis affidato all’associazione del marito della presidente del Consiglio. Il video del sindaco e la querela di Luise, Petrella e Luongo
22 Luglio 2025 - 14:01

In premessa diciamo che, come concetto generale, sarebbe sempre meglio che un congiunto di un amministratore comunale uscissero da associazioni ed enti che devono necessariamente avere a che fare col Comune. Seppur un po’ confusa, la querela pone delle questioni giuridiche. Il video di Pasquale Marrandino è quello di un abile politico. Ora ne serve un altro che entri nel merito delle norme del Codice degli Appalti. Se poi gentilmente ci spedite la determina, ci fate cosa gradita
CASTEL VOLTURNO (G.G.) – Il video pubblicato nei giorni scorsi dal sindaco Pasquale Marrandino è sicuramente efficace, perché fa leva su una forte componente emotiva.
Un cittadino che non si sofferma troppo su norme e leggi, trova nelle parole di Pasquale Marrandino elementi ragionevoli, esposti non in maniera estemporanea, accompagnati da un sottofondo musicale che contribuisce a creare un’atmosfera. Noi, che siamo un po’ meno suscettibili a tutto quello che abbiamo visto e raccontato in questa provincia, riteniamo che solo una parte di questo messaggio sia davvero interessante, e comunque la rendiamo disponibile ai lettori in calce.
La questione riguarda l’affidamento all’associazione “Baia Verde Rinasce” del Parco pubblico Oasis, situato nell’area territoriale denominata Baia Verde. Il sindaco Marrandino racconta che, volontariamente, l’associazione – e crediamo che lui dica il vero, quindi non usiamo il condizionale – ha lavorato intensamente “anche con mezzi propri” e come scelta di volontariato per riqualificare questo importante spazio verde, rendendolo fruibile dalle famiglie e dai bambini.
Non vogliamo cercare il pelo nell’uovo, perché riteniamo che questa attività svolta dall’associazione sia stata coperta da un’autorizzazione del Comune. Non se la prenda con noi, Pasquale Marrandino, se esistono delle norme che, a volte, vanno a interrompere la musica di sottofondo del racconto emotivo.
La legge non è crudele, ma guarda alle cose nel loro complesso e nelle loro complessità. Se, ad esempio, un volontario della “Baia Verde Rinasce” si fosse fatto male nell’area, lavorando senza una convenzione con il Comune, avrebbe potuto fare causa all’amministrazione o, comunque, l’incidente avrebbe potuto essere oggetto di un’indagine da parte della magistratura. Nessuno mette in discussione le buone intenzioni dell’associazione, ma Pasquale Marrandino è un sindaco che indossa la fascia tricolore e, come tale, essendo i Comuni enti derivati dallo Stato, è tenuto a operare sempre nel solco della legge, senza “se” e senza “ma”. Dura
La legge, però, offre al sindaco Pasquale Marrandino la possibilità di affrontare tutte queste questioni, cioè il premio che un Comune vuole riconoscere a chi si è dato da fare per la comunità, ma allo stesso tempo farlo nel rispetto delle norme.
Il video di Marrandino sembra rispondere a una denuncia-querela probabilmente eccessiva, considerando che si è scelto questo strumento per confrontarsi anche duramente con la decisione dell’amministrazione comunale di affidare la gestione, concessione o comodato (non è molto chiaro dall’esposto, che comunque pubblichiamo in calce). Di questo documento, prendiamo solo l’ultima parte, criticando un po’ Antonio Luise, coordinatore politico di Fratelli d’Italia a Castel Volturno, che l’ha messo nero su bianco con l’imprimatur politico dei due consiglieri comunali Luigi Umberto Petrella, ex sindaco, e Francesca Luongo.
In certi punti, si fa riferimento ai contenuti del Codice degli Appalti, in cui si affronta la fattispecie del comodato, in altri punti Luise parla di concessione, e poi si fa riferimento a una non meglio precisata “gestione”. Magari, se il sindaco o la minoranza ci inviano il testo integrale della determina, cercheremo di capire meglio.
In poche parole, la minoranza sostiene che l’affidamento diretto abbia realizzato un favore a un’associazione, di cui fa parte anche il marito della presidente del consiglio comunale Raffaela Baiano, Marco Baldassare, a discapito di altre associazioni.
Facendo riferimento all’ultima versione del Codice degli Appalti, ossia il D.Lgs. 36 del 2023, Luise sostiene che non sarebbero stati verificati i requisiti generali e specifici dell’associazione “Baia Verde Rinasce”, in particolare perché la stessa non risulta iscritta al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore). Inoltre, non sarebbe stato rispettato alcun principio di rotazione per evitare favoritismi e non sarebbero stati chiariti i meccanismi di scelta dell’associazione “Baia Verde Rinasce” per l’affidamento diretto. Inoltre, non sarebbe stato specificato se sono state invitate altre associazioni locali a partecipare all’affidamento del Parco.
Di qui la querela nei confronti del dirigente del III Settore, Francesco Pirozzi, e del segretario comunale, Ugo Allocati.
Sarebbe auspicabile che, dopo aver messo in rete il suo video, il sindaco – che è sicuramente un politico e dunque ci sta che confezioni il video che ha confezionato – entri nel merito di queste accuse. Ad Antonio Luise dobbiamo però già anticipare che la questione non sarà trattabile in sede di diritto penale. La sua querela, infatti, non contiene ciò che ogni querela deve contenere, ossia la descrizione del reato che il querelante ritiene compiuto dal querelato. Per come è impostata, si tratterebbe di un abuso d’ufficio che, come noto, non costituisce più reato secondo il Codice Penale. La direzione di marcia potrebbe essere quella dell’impugnazione in sede amministrativa. Poi si sa, le vie del diritto sono infinite e magari qualcosa si troverà.
Affrontiamo questa vicenda con l’intento di cominciare a occuparci in modo più continuo delle questioni di Castel Volturno con un approccio del tutto laico e imparziale, perché chi conosce Casertace sa che noi assumiamo posizioni solo dopo aver raccolto tutti gli elementi di una vicenda. Pertanto, magari spenderemo qualche parola in più dopo aver letto la determina. Per noi, Pasquale Marrandino è un sindaco legittimato dal popolo sovrano che va rispettato, ma che, come tutti i cittadini, deve stare sotto e non sopra alla legge.
Ad occhio e croce, questa vicenda avrebbe potuto essere gestita meglio, a partire dal momento in cui, con atti di volontariato – almeno così afferma Marrandino – l’associazione “Baia Verde Rinasce” ha cominciato a occuparsi dello spazio. Era quello il momento in cui l’amministrazione avrebbe dovuto dire: “Alt, vediamo se ci sono anche altre associazioni disposte a fare questa cosa, così da garantire per il futuro una procedura in cui tutti i soggetti disponibili possano partecipare all’affidamento”, che, sempre secondo il sindaco, è temporaneo e avviene nelle more di un progetto con la facoltà di Architettura.
CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO DEL SINDACO: https://www.facebook.com/100063722213639/videos/1275671207541662