“Chiamato all’una di notte, come arrivavo da Caserta a Bologna?”. Il ricorso dell’avvocato contro la condanna arriva in Cassazione

18 Novembre 2023 - 17:00

CASERTA – Zoran Jovanovic ha beccato due anni e quattro mesi di condanna per resistenza a pubblico ufficiale e per avere con sé, chiaramente senza autorizzazione, dei distintivi di polizia.

La condanna, confermata dalla corte di Appello di Bologna, è stata emessa dal tribunale di Rimini al termine di un giudizio abbreviato celebratosi a poche ore dall’arresto, il primo luglio, alle 10 di mattina.

A fare ricorso contro la sentenza di secondo grado c’è l’avvocato casertano di Jovanovic che si è lamentato dinanzi ai giudici della quinta sezione penale della corte di Cassazione anche per quanto riguarda la tempistica degli eventi.

A detta del legale, infatti, la telefonata sarebbe stata effettuata dalla polizia giudiziaria alle ore 00:45 del 1 luglio 2022. Questo non avrebbe consentito al legale, residente a Caserta, di raggiungere il Tribunale di Rimini per partecipare all’udienza di convalida e al giudizio direttissimo fissato alle ore 10.00 dello stesso 1 luglio 2022. Un modus operandi che avrebbe comportato il mancato rispetto delle leggi previste dal codice di procedura penale relativamente all’interrogatorio della persona sottoposta a misura cautelare personale (294 cpp.) e anche le regole per il cosiddetto giudizio direttissimo (450 cpp.).

I giudici della Cassazione hanno ritenuto di non dover dar ragione al legale su tale specifico argomento del ricorso, ritenendo quelle 9 ore tra la telefonata e il giudizio congrue per l’attività necessaria all’avvocato.

La sentenza della corte di Appello di Bologna, però, è stata comunque annullata, a causa di un calcolo compiuta sulla determinazione della pena che, infatti, sarà di un mese più lieve.