CONSUMI&ECONOMIA. A CASERTA nel mese di dicembre crollo del -63,4%. La ristorazione paga il prezzo più alto
20 Gennaio 2021 - 12:24
CASERTA – Drammatici i dati di Confinprese per le vendite merceologiche. A Caserta, il crollo dei consumi si attesta al -63,4% in un anno. Il dato stimato nella classifica nazionale di Confimprese indica che la nostra provincia, nonostante sia sede di importanti centri commerciali, abbia l’andamento peggiore a livello nazionale.
È quanto emerge dall’Osservatorio permanente Confimprese-EY sui consumi di mercato nel mese di dicembre che evidenzia, come prevedibile, una situazione ancora fortemente negativa in tutta Italia, con previsioni che al momento appaiono a tinte fosche. Quanto alle categorie merceologiche nel mese di dicembre, la ristorazione paga il prezzo più alto dovuto all’effetto boomerang delle chiusure nel weekend. L’andamento disastroso a -66,8% la relega a maglia nera dell’intero comparto retail, mentre l’abbigliamento si ferma a -45%, migliori le performance -29,3% di altro non food, che continua a godere dell’onda lunga delle minori restrizioni dal primo lockdown in poi.
Meglio le province di Napoli -47,2% e Salerno -45,5%.
L’e-commerce, dopo l’exploit di novembre (+92,6%) rimane invece stabile come numeri assoluti rispetto a novembre, ma cresce pur sempre del +54,9% rispetto a dicembre di un anno fa. Le iniziative come il cashback sembrano aver funzionato per riportare i consumatori ad acquistare nei negozi fisici.