CORONAVIRUS. Grande De Luca: 120 posti in terapia intensiva, 20 milioni spesi, per 1 solo ricoverato. DATO NAZIONALE: vi spieghiamo i conti che non tornano sui cosiddetti “nuovi positivi”, che tali, almeno in parte, non sono

20 Giugno 2020 - 18:21

Tutti i numeri di oggi su guariti, deceduti, attualmente malati, sull’incidenza statistica della Lombardia, con qualche concetto che non leggerete in nessun giornale nazionale

 

 

CAMPANIA – Sono 125 le persone ancora malate di coronavirus in Campania, tra sintomatici e non.

La notizia del giorno è che ci sono 120 posti extra, oltre a quelli già approntati in strutture ad hoc come quella di Maddaloni, sono stati spesi 20 milioni di euro per i tre ospedaletti campani, e sapete per quante persone in terapia intensiva?

Una soltanto.

Già, perché rispetto a ieri, dei 3 ricoverati in Rianimazione, due l’hanno lasciata, perché le loro migliorate condizioni hanno reso possibile il trasferimento nei reparti ospedalieri Covid. Dove? In base ai numeri del report di oggi, restano in

48, 1 in più rispetto a ieri.

E uno in più è anche il connotato del numero delle persone in isolamento domiciliare: ieri erano 75, oggi 76.

Anche oggi nessun deceduto nella nostra Regione, con il computo complessivo che resta a 431.

4059 i guariti, cifra che rimane stabile.

Sono state sottoposte a tampone 873 persone, mentre i tamponi analizzati, che comprendono anche quelli delle persone che vi si sono già sottoposte e per le quali si rende necessaria una reiterazione del test, portano il dato complessivo degli individui a 126.398.

Giusto per dire, la Campania vada in pellegrinaggio in ogni santuario perché un irresponsabile De Luca, a 100 giorni esatti dall’inizio del lockdown, ha sottoposto a tampone la miseria dello 0,2% dei cittadini residenti in Campania.

Assolutamente vergognoso.

263.560 i tamponi.

1918 l’incremento dei tamponi analizzati ieri. Ciò vuol dire che 1045 persone si sono sottoposte al tampone, nella “contabilità” odierna, più di una volta.

DATO NAZIONALE

Niente di trascendentale. Lo stato del contagio resta sostanzialmente invariato rispetto a ieri.

Sono 262, infatti, i tamponi positivi. Badate bene, da qualche giorno non scriviamo più “nuovi positivi”, perché questa cifra contiene anche le diverse unità aggiuntive frutto di tamponi ripetuti a persone che vi si erano già sottoposte.

Per capirci, il signor Rossi di Milano, risultato positivo 10 giorni fa, è entrato nella statistica del contagio nel giorno in cui è stata sancita questa positività. Lo stesso signor Rossi ha dovuto necessariamente ripetere il tampone oggi, dopo 10 giorni.

Se è risultato ancora positivo, è rientrato nei 262, cifra che comprende dunque sia i nuovi che i vecchi positivi. Per cui, quella cagata da prima pagina che ci propinano, cioè la somma di tutte le persone che si sono ammalate di coronavirus, è per l’appunto una cagata, una falsità.

Se aprite un qualsiasi giornale leggerete che il numero totale delle persone che fino ad oggi hanno contratto il virus, è pari a 238.275. Direbbe Sgarbi: capre, capre, capre!

Il fatto che la Protezione Civile, a un certo punto, ha avvertito la necessità di fornire anche la cifra delle persone singole sottoposte a tampone per la prima volta, significa che l’altra grandezza, quella dei tamponi analizzati, l’unica fornita fino all’inizio del mese di giugno, è formata dai nuovi positivi, ma anche sporcata, taroccata, dalla presenza di tantissime persone che, già contabilizzate come nuovi positivi al primo tampone a cui si sono sottoposte, sono state ricontabilizzate come unità aggiuntiva alla somma degli individui che si sono ammalati da febbraio ad oggi.

Se facessimo un giornale nazionale, già domani vi diremmo il vero dato dei contagiati in Italia, che non è certo quello fornito di 238.275, ma di gran lunga inferiore.

Dei 262 positivi di oggi, non “nuovi positivi”, 165 si sono registrati in Lombardia, Regione che, per il volume del contagio iniziale, esprime quotidianamente un numero che, giocoforza, deve contenere moltissimi individui che si sottopongono per la seconda, terza o quarta volta al tampone, e che dunque saranno contabilizzati come nuovi positivi per altrettante volte.

Rispetto a tutti i casi, l’incidenza della Lombardia è del 62,9%. Anche oggi, aggiungendo Piemonte, Emilia, Lazio e Liguria, si arriva alla quasi totalità delle positività riscontrate.

I morti sono stati 49, un dato pressoché stazionario rispetto ai 47 di ieri.

In terapia intensiva si trovano ancora 152 persone, 9 meno di ieri, mentre ricoverate con sintomi nei reparti ospedalieri Covid sono 2.474, cioè 158 meno di ieri.

Isolati a domicilio in 18.586, cioè -164 rispetto a 24 ore fa.

Restano complessivamente malati di coronavirus, tra sintomatici e asintomatici, 21.212 persone, con un calo di 231 unità.

Ieri, rispetto all’altro ieri, la riduzione era stata di 1558.

I guariti toccano quota 182.453, con un aumento di 546 unità rispetto alle 1363 dichiarate guarite ieri.

Il numero complessivo dei tamponi processati in Italia è di 4.943.825, mentre le persone singole che hanno compiuto questa analisi sono 3.017.169.

Come abbiamo fatto per la Campania, otteniamo la differenza anche su scala nazionale, per aiutarvi a capire ancora meglio quello che abbiamo voluto dire definendo falso il dato complessivo dei positivi della nazione.

Sono 1.926.656, dunque, le persone che per più di una volta si sono sottoposte a tampone.

Ora vogliamo anche ammettere che il 90 o 95% delle stesse sia risultato negativo al secondo tampone. Però una quota significativa ha accusato due o anche tre positività.

Se queste le conti ogni volta come nuovo contagio, registrerai esattamente una baggianata, perché la prima positività è un nuovo positivo, la seconda no.

Quella andrebbe messa tra i vecchi positivi. Speriamo di esserci spiegati.